Karl Kraus – Gli ultimi giorni dell’umanità. Tragedia in cinque atti con preludio ed epilogo

Gli ultimi giorni dell’umanità stanno al centro dell’opera di Karl Kraus, come il Minotauro nel labirinto. Tutti i suoi saggi, i suoi aforismi, i suoi pamphlets, le sue liriche convergono verso questo testo di teatro irrappresentabile, che accoglie in sé tutti i generi e gli stili letterari, così come la realtà di cui parla – quell’irrappresentabile evento che fu la prima guerra mondiale – racchiudeva in sé le più sottili e inedite varietà dell’orrore. Per Kraus, fin dall’inizio, la guerra fu un intreccio allucinatorio di voci, dal «quotidiano, ineludibile, orrendo grido: Edizione straordinaria!» alle chiacchiere dei capannelli, dalle dichiarazioni tronfie e ignare dei Potenti ai ‘pezzi di colore’ della stampa, sino all’inarticolato lamento delle vittime.

15 pensieri su “Karl Kraus – Gli ultimi giorni dell’umanità. Tragedia in cinque atti con preludio ed epilogo

  1. Ottima infornata per le piogge d’autunno. Ottima la trilogia di Lewis. Non sarebbe male trovare questo: Humphrey Carpenter, “Gli Inklings – Tolkien, Lewis, Williams & Co.”, Jaca Book, 1985. Già una volta lo avevo suggerito. Ottima anche la scelta di Kraus, per quanto ce l’abbia in cartaceo. Saluti a tutti. Continuate così. (Tutta la notte qui ha piovuto a dirotto!)

  2. strabiliante da perderci la testa…quando illumini e confondi, quando si cerca nel tragico “che si compra in edicola” e quando le crepe che sono ovunque lasciano passare il sole. Sono commossa!

  3. … non commento nemmeno più Natjus. Quali parole potrebbero esserti degne della tua preziosa munificienza. Solo un esperienza emotiva come la commozione, come ha magnificamente confessato Skyzzy è adeguata. Grazie davvero! … tuo Simone

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