Maurice Blanchot – La conversazione infinita. Scritti sull’«insensato gioco di scrivere»

La conversazione infinita

Anche qui, come negli altri libri dell’autore, la riflessione muove da testi, autori, studi, problemiproposti volta a volta dall’attualità. Questi incontri appartengonospesso alla produzione letteraria, a volte sono «recensioni»a libri di sintesi interpretativa trascese in un rapporto libero; masempre in una prospettiva generale di pensiero. In confronto aglialtri lavori di Blanchot, questo appare dunque piú filosofico; piúframmentato e insieme piú compatto. I singoli testi si susseguonoin una fitta polifonia che riprende e sospende, nel tessuto discontinuodelle occasioni critiche, una serie di interrogativi sempre piúessenziali. La complessità del discorso viene evidenziata nei capitolidi raccordo stesi in forma di dialogo, dove la polarizzazionedella ricerca, nell’alternanza di due voci disincarnate, obbediscea una funzione organizzativa, all’esigenza di regolare i tempi e i livellidi approfondimento.Tra le parti piú intense e appassionanti del volume quella introduttivain forma di dialogo, coi temi apparentemente misteriosi della«fatica», della «benevolenza», dell’«evento»; le pagine sul significatodell’Ebraismo, quelle sui terroristi; su Orfeo, Don Giovanni,Tristano; sul «quotidiano»; sul narrare; sulla critica; e la ricapitolazionefinale su «L’assenza di libro».

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