Nota post-infornata 17 maggio 2017

Cari amici di LDB,

maggio ci porta il secondo tassello del trittico dedicato al populismo. Le elezioni in Francia hanno segnato una battuta d’arresto per la signora Lepen, considerato però che al potere è stato mandato il renzi francese, vacuo e retorico ma colto ed educato (e che perciò piace agli italiani provincialotti che invece odiano il fiorentino solo perché troppo rustico per i loro gusti), nel prossimo futuro temo che assisteremo a un riacutizzarsi degli stessi spasmi sociali che hanno portato al ballottaggio il lepenismo.

Alain De Benoist, tra i protagonisti di quest’infornata, nel corso del suo sviluppo intellettuale ha polemizzato aspramente col lepenismo, il quale poi, per ironia della sorte, nella sua versione attuale “de-demonizzata” ha fatto propri alcuni nuclei del pensiero debenoistiano, in primis la sostituzione del razzismo col differenzialismo. Interessante anche il rapporto con l’idea di Europa, fino agli anni ’90 del novecento fiero patrimonio dell’estrema destra e oggi architrave delle sinistre neoliberali. Al netto delle peculiarità della situazione francese, seguire codeste vicende intellettuali a mio umile avviso non è inutile per comprendere meglio la natura di lepenismo in particolare, e nuove destre populiste in generale.

A uno degli ultimi lavori del filosofo francese, I demoni del bene, e quasi per comporre un trittico nel trittico, abbino due critiche “da sinistra” al femminismo contemporaneo, e cioè quelle di Fraser e Corradi. Per onestà intellettuale, non avendo ancora letto questi ultimi due, eviterò di dilungarmi su di essi onde evitare possibili strafalcioni.

A completare il quadro ancora un’altra tripletta, stavolta su Donald Trump, e un grande classico come I persuasori occulti di Vance Packard. Per quest’ultimo il mio ringraziamento affettuoso va al caro Vate Zovvo, che ne ha ispirato e reso agevole e piacevole la realizzazione. Ringraziamenti anche a Ivano per l’altro Taguieff e all’amico Wu per il Ricolfi e il Palano.

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71 pensieri su “Nota post-infornata 17 maggio 2017

  1. Salve. Riprovo qui a chiedere la possibilità di essere aggiunto al vostro gruppo. Sono troppo interessanti le proposte. Grazie per i preziosi consigli di lettura. Vi ringrazio in anticipo 🙂

  2. Secondo troncone dell’infornata sul populismo infarcito di prelibati consigli, fra i quali segnalo i due libri di Taguieff, fine indagatore della “cultura di destra” e di temi scottanti come il razzismo non troppo noto in Italia. Che dire poi di “Menti sospettose” di Brotherton, che analizza le “teorie del complotto” da un punto di vista psicologico e fuori dagli schemi triti e ritriti percorsi da certa editoria sensazionalistica e sconfinante nel territorio della leggenda metropolitana? Fa piacere poi ritrovare “L’ossessione identitaria” di Remotti, titolo fresco di stampa che ho appena riposto sullo scaffale dopo la lettura, da accoppiare al Maurizio Bettini di “Radici” (Il Mulino), offertoci da Nozomi giusto un mese fa’ (nel canale parallelo Navigator), nonché all’Adriano Prosperi di “Identità” (Laterza).
    Non mi resta che ringraziare e rinviarvi all'”Aletiniana” 14, a breve disponibile in Amici di LDB, tutta sulla lingua e la grammatica italiana con consigli che dall’alto approdano anche alla divulgazione. Non manca la “Garzantina” richiesta qui qualche giorno addietro, inesorabilmente scorciata dall’editore nel formato epub.

    Saluti!

  3. Salve a tutti. Vorrei innanzitutto ringraziarvi per il bellissimo lavoro che svolgete su questa piattaforma. Mi piacerebbe entrare a far parte del vostro gruppo, ciao!

  4. Ringrazio tantissimo Nat e ringrazio pure il buon eastclintwood, tra la cui collezione ci sono anche libri di difficile reperimento. Avanti così compagni, il comandante Chavez sarebbe fiero di voi.

  5. @odradekkkkk. Al link Mega che hai postato manca un pezzo, chiave di decrittazione compresa. Così accediamo semplicemente alla pagina di apertura Di Mega e l’evocato Prosperi rimane un fantasma! Intanto, grazie per la buona intenzione

  6. @ odradekkkkk. Il libro che hai condiviso é protetto da drm. Dovresti possibilmente eliminare la protezione, se hai acquistato tu il libro. A me risulta che la protezione drm possa essere rimosssa solo dall’acquirente ufficiale dell’ebook.

  7. Grazie (stavolta in tempo), come sempre, a Natjus (& collaboratori) per questa serie di titoli eccellenti, ma anche a eastclintwood per aver condiviso la sua collezione; grazie (invece in grande e colpevole ritardo) a Grattacielo per i suoi consigli di lettura incentrati sul tema della scuola e della formazione.

  8. Dove è possibile trovare le infornate successive a marzo 2017? Ho cercato tra le cartelle e all’interno del blog ma non ho trovato risposta. Grazie mille per il vostro lavoro!

  9. Grazie Natjus,

    Grazie East,

    Grazie Pierre per lo scambio di note su relativismo, identita’costruite e quant’altro, che appaiono nel precedente post.
    Le vedo solo ora..e’ uno dei lati positivi di passare parecchi giorni nel bush; intendo vivere con connessioni inesistenti…ormai ci sono gia’ vertenze sindacali sul diritto alla disconnessione, sarebbe interessante approfondire.

    Pierre, quanto dici, a rigor di disciplina, e’ impeccabile. Ora io vengo da dieci giorni di discussioni con ‘stregoni’ (volgarizzo, of course) i quali hanno un potere performante evidente, basato unicamente su un codice non scritto di saperi condivisi e interiorizzati ed elaborati, piu’ o meno consciamente. Ergo, Identita’.

    Che la ‘stregoneria’ funzioni, non sono certo io a dirlo..quanto ci hanno spiegato (in modo un po’ cervellotico, i vari Austin, Searle, Turner ecc ecc e’ sempre valido) e comunque lo vedo bene che ha un effetto, altroche’ se lo ha (TB, hiv, morti neonatali, ecc ecc)

    I meccanismi di coercizione evocati dall’ennesima infornata sul populismo agiscono, e funzionano, su chiunque (dal selvaggio analfabeta, che vive in ambienti dove noi intellettualini moriremmo in una settimana, al piu’ avvitato protosemanticorivoluzionarfenomenolsufista).

    Soprattutto grazie per Fagan (moooolto cervellotico, ma lucido ed, essendo autodidatta, senza dubbio piu’ simpatico).

    Regards,

    Anteros

  10. I due link dei libri segnalati da odratek e da moundev aprono la pagina di Mega chiedendo una chiave di decrittazione e quind, almeno per me, risultano non accessibili.
    Saluti
    Apernod

  11. Carissimi,
    grazie infinite, ancora una volta, per i preziosi consigli. Non so davvero dirvi quanto siano utili, specialmente in terra straniera. Stamattina la Secessione sembra ancora più abbagliante del solito!
    K.u.K.

  12. Ciao a tutti! Ogni tanto mi guardo l’archivio qui sulla pagina e mi faccio venire l’acquolina in bocca, sperando di poter essere aggiunto. Non vedo l’ora. Grazie mille per quello che fate!

  13. Grazie a BruNico per l’ennesima “articolata”. Visto che siamo in questi territori “muliniani”, che mi dici di “Intersezioni”?

  14. Grazie a te Aletinus! Prima possibile avvierò la raccolta delle annate di “Intersezioni”; proseguendo con quella de “La Cultura” e, se riesco a ritrovarla (dacché nel portale muliniano è misteriosamente sparita…), con la Rivista di filosofia

  15. @ Natjus. Avevo postato vari commenti, ma vedo ora che quello del 20 c’è. Volevo dire poche cose: ringraziamenti affettuosi anche da parte mia per quest’altra impegnativa raccolta. Invito a riflettere sulla circostanza per la quale ormai (e purtroppo) è invalso unicamente l’uso di un termine spregiativo come “populismo” per connotare genuini movimenti di protesta, ma anche di alternativa politico-sociale, che partono finalmente dal basso; ancorché poi tali movimenti siano strumentalizzati dall’alto, convogliando le forze primigenie in organizzazioni finanziate da magnati occulti (tanto occulti che, al tempo della polemica sui rapporti tra ong e scafisti, il più impegnato tra loro, e non faccio nomi, solo cognomi, il solito Soros, fece una visita-lampo al capo del governo italiano e nessun media mainstream riportò la notizia). Rilevo infine che in generale sia giusto evidenziare le storture del complottismo e financo combattere “alla boldrina” le fake news, ma da un lato non ne vedo tutta l’urgenza sociale che viene sbandierata ogni volta, dall’altro, includendo come al solito nel complottismo ogni ricerca di cause nascoste, si pregiudica totalmente ogni possibilità di conoscenza. Per esempio, la conoscenza di una regia nascosta all’opinione pubblica comune, con compiti di progettazione e attuazione di progetti di ingegneria sociale, che tentino di orientare, con strumenti di persuasione violenti sia psicologici che fisici, verso scopi occulti e sospettamente elitaristici, le grandi trasformazioni del mondo umano.
    @ Aletinus, Brunico e eastclintwood. Grazie della vostra preziosa manifestazione di cultura della generosità. E di cultura.

  16. Grazie, molto lucida la sintetica definizione del complottismo e l’individuazione dei suoi limiti da un punto di vista marxista. Sono d’accordo sull’«oggettività dei processi sociali», e anche se non la inquadro in una prospettiva materialista (ma sarebbe aprire un altro discorso), mi sembra già che farla capire a chi crede che la storia sia guidata da decisioni umane (che magari a loro volta sono irresistibilmente condizionate dalle passioni), sia tanto.

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