Storie della Rivoluzione russa. Centenario Rivoluzione russa 1917-2017 – Sezione centrale

Скульптурная композиция
Piano del progetto

Cari amici di Ldb, eccoci finalmente arrivati all’acme, lo zenith di tutto il lavoro svolto in questi lunghi e faticosi mesi. Abbiamo cercato di proporvi una selezione quanto più possibile esauriente sull’argomento, e nonostante l’immensa bibliografia, abbiamo la presunzione di credere di esserci riusciti.
Mi permetto un piccolo inciso: nonostante siano qui presenti alcuni libri critici della Rivoluzione (Pipes, Flores ecc.) non sfuggirà l’intento partigiano di questa raccolta. Ed è un intento che mi preme rivendicare: di fronte a un evento del genere, che ha segnato, e segnerà la storia mondiale (ai suoi tempi Ciu En-lai disse che era finanche “troppo presto per giudicare la francese”,di rivoluzione, figuriamoci la russa), si può essere oggettivi solo fino a un certo punto. Non troverete pertanto in questa selezione testi quali il libro nero del comunismo, i volumi di Conquest e Pipes, per citare i più famosi di parte anglosassione, nè i Graziosi, i Cinnella,i Mieli ecc. per quanto riguarda la produzione italiana. La loro intepretazione è ormai senso comune in Occidente dalla caduta del comunismo, ed è proprio questo senso comune, che vede la storia della Rivoluzione  (e del comunismo) come una sorta di romanzo criminale – passatemi la citazione pop – che questa raccolta vuole contribuire a combattere. Vediamo gli odierni successori intellettuali di quel senso comune indignarsi per dei ritocchi a una fotografia e per qualche manciata di voti a casapound, mentre contemporaneamente procedono a una infame riabilitazione del regime vichysta: simili tartufi non possono trovare spazio su ldb.

Finito il pistolotto, passo ai ringraziamenti, dove dovrò per forza di cose essere ripetitivo: l’insostituibile compagno Grattacielo, come al solito, ne è il primo destinatario. Grazie inoltre all’amico apernod; a pierre, che da buon gesuita quale è ha convertito alcuni dei consigli di Grattacielo; ad aletinus, che come al solito ha fornito consigli di ottima qualità. Al Vate Zovvo, per il consiglio di Trotsky E grazie a tutti i sostenitori che con le loro donazioni hanno permesso la realizzazione di questo progetto unico nel panorama del web italiano. Per continuare a contribuire, o per chi volesse farlo per la prima volta, cliccare qui:

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Mancano altre due sezioni, e le sorprese non sono certo finite qui: ogni aiuto è sempre benemerito.

Buone letture!

Natjus

57 pensieri su “Storie della Rivoluzione russa. Centenario Rivoluzione russa 1917-2017 – Sezione centrale

  1. Il ricchissimo panorama di testi che è stato offerto in queste settimane, di grandissimo valore storico-culturale e politico, ha richiesto un lavoro enorme, un impiego di energie, di tempo e di generosa dedizione, che lasciano davvero senza parole.
    Cari amici, Grattacielo, Natjus, Aletinus, Zovvo, Pierre (eccellente tanatologo :-)), GRAZIE!

  2. Il ricchissimo panorama di testi che è stato offerto in queste settimane, di grandissimo valore storico-culturale e politico, ha richiesto un lavoro enorme, un impiego di energie, di tempo e di generosa dedizione, che lasciano davvero senza parole. Cari amici, Grattacielo, Natjus, Aletinus, Zovvo, Pierre (eccellente tanatologo :-)), GRAZIE!

  3. Non posso che ringraziare Nat, Grattacielo e gli altri contribuenti per questo pannello centrale dell’immenso polittico, che mi ricorda anche uno dei grandi “teleri” del Tintoretto ammirabili nel Palazzo Ducale veneziano. I consigli sono in numero tale che, giunto poco oltre la metà della meta, Mega – mi si perdoni l’allitterazione – ha pensato bene di rinviarmi al secondo tempo.
    Apprezzo l’onesta intellettuale di Nat che ammette e, anzi, rivendica la deriva apologetica o partigiana della raccolta. Personalmente non avrei timore dei detrattori vecchi e nuovi della rivoluzione russa, me lo impedirebbe il senso critico, la giusta distanza critica che dovrebbe condurre l’interprete dei fatti storici e dei fenomeni culturali ma anche il semplice lettore, sempre alle prese con voci e testimonianze dissonanti. Non rinuncerei mai al conflitto delle interpretazioni, comprendo però la scelta di fondo come argine a pericolose tentazioni che vengono da più parti e non è mia intenzione discuterla. Mi limito a puntualizzare che non assimilerei uno studioso come Cinnella agli altri nomi citati. Investigatore degli archivi sovietici sin dalla loro apertura nel 1991, non lo si può certo tacciare di revisionismo o di cambiamenti di rotta dopo il crollo dell’URSS e la crisi del comunismo, offrendo una valutazione specifica e personale delle rivoluzioni del 1905 e del 1917. E varrà la pena forse ricordare che uno studioso marxista come Umberto Carpi, autore della più aggiornata “Storia della letteratura russa” disponibile in lingua italiana, nel recente “Russia 1917. Un anno rivoluzionario” (Carocci) sostiene, forse troppo drasticamente, l’obsolescenza di gran parte degli studi anteriori al fatidico 1991, riportando in auge, semmai, le testimonianze memorialistiche. Aldilà dell’incrollabile spinta ideale che continuerà ad animarne la memoria e gli scopi, sarà forse il caso di ripensare la rivoluzione russa e ritengo che l’operazione di LDB vada in questo senso.

    • Caro amico, non temiamo affatto il confronto fra opinioni dissonanti, anzi lo auspichiamo. Infatti tutta la raccolta ha lo scopo di presentare un valido punto di vista dissonante rspetto al frastuono mediatico, volto a consolidare quello che Natjus ha chiamato “il senso comune, cioè la storia criminale della rivoluzione”.
      Non sono daccordo sul tuo giudizio su Cinnella, che a mio avviso rientra in pieno nel pensiero dominante, un solo esempio: un episodio controverso come l’holodomor viene dato per scontato.

      • Non ho letto “Ucraina. Il genocidio mancato” di Cinnella, posteriore ai due libri sulle rivoluzioni del 1905 e del 1917. Se in questo libro avesse forzato le proprie fonti – che sarebbero di prima mano -, le avesse cioè piegate per aderire a un senso comune di criminalizzazione, magari per omaggiare la memoria di Robert Conquest (morto proprio nel 2015 e autore di un noto libro sull’holodomor), non si potrebbe che tacciarlo di una cattiva prova di storico, come del resto lo sono tutti gli storici che coprono l’obiettività con l’involucro dell’ideologia (quando quest’ultima è obnubilamento e non criterio dichiarato). Se così fosse ci sarebbe ben poco da dire.

  4. Il ricchissimo panorama di testi che è stato offerto, ma non a tutti gli iscritti.

    Non si sa il perche.

    Comunque, grazie lo stesso

    • In che senso? I consigli raggiungono giocoforza tutti gli iscritti, non esistono su LDB privilegiati e penalizzati. Se non trovi l’ultima infornata, significa che è intervenuto un qualche accidente com Mega, che talvolta non funziona adeguatamente.

  5. Infinite grazie. Con lo sguardo non eurocentrico ma mondiale, lo storico britannico Geoffrey Barraclough ha scritto “Quando la storia della prima metà del ventesimo secolo […] verrà scritta in una più ampia prospettiva, è difficile che un solo tema si riveli più importante della rivolta contro l’Occidente”, a partire dalla Rivoluzione d’Ottobre.

  6. buongiorno e/o buonasera qualcuno o qualcuna potrebbe presentarmi un collegamento per scaricare il volume I dell’enciclopedia einaudi (‘o anche completa se già tale’)? (:

  7. Ho cominciato a leggere breve storia delle religioni di Ambrogio Donini consigliato da Natjus nella bibliografia e mi sto facendo domande…non e’ la sua una visione troppo schematica della storia? fin da subito sottolinea che la religione è nata dopo che con la nascita delle città e la suddivisione/specializzazione del lavoro sono affiorate le diseguaglianze sociali ma mi sembra che ad oggi l’archeologia abbia già fatto passi avanti rispetto a quando Donini scrisse il suo trattato smentendo di fatto questa concezione cosi’ lineare della storia e ribaltandola con la scoperta di diversi e importanti luoghi culti senza la presenza di una vita civilizzata ed organizzata.Il che mi pare ribalti completamente le teorie di questo libro. Avete qualche opinione in merito? Mi date qualche dritta di lettura per cercare di chiarire ancora meglio l’argomento? grazie per ogni risposta.

    • La prima edizione del libro di Donini risale alla metà degli anni cinquanta del novecento. E’ ovvio che in tante
      sue parti sia invecchiato, ma l’impianto generale è ancora oggi valido, ed è per questo che viene continuamente ristampato ed è per questo che l’ho consigliato. Quella che a te sembra una concezione troppo schematica e lineare della storia, cioè il materialismo storico, è ancora oggi un potente strumento di interpretazione delle vicende umane. Da quello che scrivi ho l’impressione che tu abbia fatto una lettura alquanto distratta del libro. Donini dedica pagine e pagine al fenomeno religioso presso comunità non divise in classi, non lo nega affatto.Solo col sorgere della società schiavistica la religione assume un aspetto classista.

      • Per un’introduzione, ma non superficiale, al materialismo storico, oltre ai libri citati nella bibliografia consiglio:
        Marx, Engels – La concezione materialistica della storia
        http://gen.lib.rus.ec/book/index.php?md5=87486FEA3A08913124264ADFBADAA9A0
        E’ un estratto dall’Ideologia tedesca curato e commentato da Fausto Codino
        Marx, Engels – La concezione materialistica della storia. Guida alla lettura
        http://gen.lib.rus.ec/book/index.php?md5=A32A23CA31F1E48D053D7DE1A59BEE54
        Antologia di testi a cura di Nicolao Merker

        • Grazie Grattacielo! con il donini comunque continuo lettura integrando con i tuoi link sul materialismo storico.Resto tuttavia molto dubbiosa proprio per i ritrovamenti degli anni 90 (esempio gobleki tepe) dove ancora prima della nascita dell’agricoltura sono state rinvenuti tempi anche di notevoli dimensioni la cui costruzione difficilmente esclude una forma di vita organizzata ed una gerarchia o divisione in classi con al vertice uno sciamano comunque un capo.

          Ma non voglio fossilizzarmi su questo punto, ho posto la domanda perche’ sono molto interessata all’argomento.

          Intanto seguiro’ i tuoi consigli. grazie!

  8. Ciao. Mi chiamo Piera, ho 31 anni, studio fisica. Ho visto il tuo profilo su badoooooo e mi sei subito piaciuto. Mio marito è in Prolassistan, sono libera e disponibile fino al 61 diciannovembre e vorrei passare il mio tempo proprio (http://bit.do/tempoproprio) con te. Sei bello, bravo, bruno, brodo, brillo e brosio. Chiamami, contattami, piccioneviaggiatorizzami, interloquisci. Ti aspetto.
    Piera.

  9. Per rinforzare la lettura con adeguato accompagnamento musicale ecco: D. Shostakovich, Sinfonia N. 12 “Anno 1917”, la dirige quel grande maestro che fu Kirill Kondrashin

  10. Qualcuno dispone di un’edizione recente di “introduzione a Sartre” di Sergio Moravia (edito da Laterza)? Basterebbe anche una copia cartacea. Mi spiego meglio: ho già trovato delle copie pdf – sia su libgen sia attraverso la normale ricerca su Google – ma quelle finora reperite sono tutte scan dell’edizione del 1983. Quel che mi preme sapere è se nelle edizioni più recenti sono state apportate modifiche significative. Per permettere il confronto a chi ne disponga, lascio qui un URL da cui poter consultare l’edizione vecchia a cui mi riferisco: https://appoggiofilosofia.files.wordpress.com/2014/02/introduzione-a-sartre-di-sergio-moravia.pdf

    Grazie in anticipo a chi potrà essere d’aiuto.

  11. Piccolo contributo: De Interpretatione – Aristotele – BUR
    https://mega.nz/#!MgxwGR4Q!QfmO3LXDZ-6z5argmBGEn4RozxNg4-T3NZOTZxOVXEw

    Per quanto riguarda le dimensioni del file sono sempre lontanissimo dalle perforamces realizzate da Zovvo.
    Anche perché il suo suggerimento su come installare all’infinito Acrobat versione di prova in una sand box (il link alla guida predisposta da Zovvo è questo https://mega.nz/#!JsoSGS4S!XveBq3RvRk_H7PIxmUhYM9PbnEVp_WOtEjZTlYi1zYM); il suggerimento, dicevo, non sembra funzionare con la versione attuale di Acrobat. Io, almeno, non ci sono riuscito pur sbattendoci la testa per ore.
    Saluti

  12. Sto cercando “Che cos’e’ la religione” di Giovanni Filoramo
    Oppure altri consigli di lettura che diano la piu’ ampia panoramica sulle tesi e le diverse interpretazioni in tema di cosa sia la religione e della sua possibile storia.
    Es: tesi cristiana della rivelazione primigenia, oppure della religione connaturata all’uomo come tale homo faber:homo religious, e via dicendo.

    Grazie fin d’ora per chi potrà darmi qualche dritta anche solo sui titoli
    bye

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