AA.VV. – Il Compromesso sovietico. Per la critica dell’economia politica dell’URSS

Questi saggi, raccolti dalla rivista inglese “Critique — A Journal of Soviet Studies and Socialist Theory”, offrono innanzitutto una larghissima documentazione sulla natura e le articolazioni della élite al potere nell’Unione Sovietica, sugli interessi e le tensioni che soprattutto la costringono a muoversi entro le ragioni della riproduzione del sistema. Inoltre indicazioni e spunti preziosi vengono qui forniti per cogliere, al di là del monolitismo del potere del partito, i rapporti spesso complessi che legano amministrazione centrale e locale, pianificazione centrale e gestione “d’impresa”, partito e sindacato e polizia segreta, ceto dirigente e ceto intellettuale. Su quest’ultimo nodo, in particolare, i saggi di Cox e di Ticktin offrono un materiale assolutamente originale ed un punto di vista che taglia corto con l’orgia ideologica sul “dissenso” sovietico. L’insieme del materiale proposto alla critica dei lettori dai redattori di “Critique”, nella sua mole e nella sua articolazione, è inoltre singolarmente illuminato dall’insistenza su due nuclei problematici. Il primo è lo studio, in termini di critica dell’economia politica, del funzionamento della legge del valore e/o del piano nell’URSS: la polemica contro le tesi tradizionali dello “Stato socialista” degenerato e dello Stato di capitalismo monopolistico si integra (bene v’insiste G. Kay nella sua Introduzione) con una nuova proposta analitica. Il secondo è lo studio — condotto negli articoli di Kravčenko e di Goodey — della dinamica della “condizione” operaia in URSS, fin dove la documentazione e l’analisi storiografica possono giungere.

Quale che sia la misura di consenso che l’opera dei redattori di “Critique” può trovare, è certo che con questi saggi il punto di vista critico sull’URSS fa un salto in avanti.

AA.VV. – La Russia post-sovietica. Dalla caduta del comunismo a Putin: storia della grande transizione

La Russia post-sovietica: Dalla caduta del comunismo a Putin: storia della grande transizione di [AA.VV.,]

Dalla scomparsa dell’Unione Sovietica, la Federazione Russa s’interroga sulla propria posizione nel mondo, tra la nostalgia del passato imperiale e il ridimensionamento della nuova Russia. Le risposte a questo interrogativo sono state diverse negli anni, riflettendo, da un lato, la situazione politica ed economica interna e, dall’altro, i mutamenti del contesto strategico globale. Si è passati così dall’«occidentalizzazione» della presidenza Elstin al cambio di rotta di Putin, con il recupero del ruolo di potenza euroasiatica, la centralizzazione e verticalizzazione del potere e la promozione dei valori considerati permanenti della civiltà russa. Questo saggio, a cura di ISPI, analizza i vari aspetti storici, economici, politici di questi passaggi cruciali, fornendo una mappa fondamentale per comprendere le complesse dinamiche di un attore di primaria importanza nell’ordine mondiale degli ultimi decenni.