Zachar Prilepin – Sank’ja

San'kja

La mamma infermiera di notte, il padre morto alcolizzato, San’kja è uno degli innumerevoli figli della dimenticata periferia rurale russa. Sbandato, arrabbiato col mondo, indifferente e ostile a qualsiasi ideologia, San’kja sogna una patria inesistente. In un crescendo di disperata violenza tenterà, insieme ai giovanissimi compagni del partito rosso bruno – i suoi amici, il suo amore, la sua vera famiglia – di distruggere un ordine neoborghese che odia, di scatenare la rivoluzione…

Zachar Prilepin – Patologie

Patologie

Il giovane Egor appartiene ai corpi speciali russi, gli OMON, di stanza in una scuola abbandonata alla periferia di Groznyj con l’incarico di ripulire il territorio circostante. Lui e i suoi compagni, ragazzi un po’ cinici e un po’ sfrontati, combattono un nemico che li odia da secoli. Egor non è un eroe, non ama la guerra e lo scenario di devastazione che ha di fronte esaspera la sua propensione a vivere sentimenti e rapporti sempre sul crinale della patologia. Morbosamente possessivo è il legame con Daša, la ragazza che ama e a cui non perdona le precedenti relazioni, e altrettanto ossessivo è l’infantile attaccamento alla cagnetta Daisy… Sostenuto da una lingua forte, a tratti brutale pur mantenendo una sua leggerezza, Patologie è un romanzo difficile da dimenticare che scuote profondamente le coscienze dei lettori.

Zachar Prilepin – Il peccato

Il peccato

Un romanzo fatto di frammenti. Dieci storie ispirate alla vita di Zachar Prilepin prima che diventasse scrittore di successo. Zachar ragazzino, alle prese con i primi turbamenti erotici. Zachar che vive alla giornata. Zachar che cambia mille mestieri, scarica camion e scrive poesie. Zachar becchino e buttafuori. Zachar innamorato. Zachar padre. Zachar sergente in Cecenia. Zachar che trabocca d’amore per la vita, ma vive nel pensiero della morte, nell’idea che per sconfiggere la ripugnante, vergognosa paura della morte occorra sfidarla, andarle incontro, farne una scelta consapevole. Zachar ossessionato dalla paura dell’umiliazione. Zachar umiliato. Rifratta nelle tessere di un mosaico emerge la personalità di un eroe scisso, che ha fatto della virilità un epos, pur cogliendone l’intima fragilità, e finirà schiacciato sotto il peso di una visione acuta e tragica dei destini della Russia post-socialista.