Hans Peter Hasenfratz – La morte e l’aldilà

La morte e l'aldilà di [Hasenfratz, Hans-Peter]

Da sempre l’uomo si è ritrovato a riflettere sulla morte, in quanto prospettiva ineludibile, esito fatale della vita. Da sempre, dunque, “la morte e l’aldilà” sono oggetto di riflessioni, meditazioni, professioni di fede, credenze e superstizioni, rivestendo un ruolo essenziale in ogni cultura e in ogni tempo. In questo agile volume, l’illustre studioso tedesco Hans-Peter Hasenfratz descrive i concetti teologici, le immagini, i rituali legati alla morte, avvalendosi di numerosi esempi tratti dalle religioni e dalle credenze popolari piú diffuse (ad esempio, quelle relative ai vampiri), con particolare attenzione per alcune confessioni “cardinali”: ebraismo, cristianesimo, islamismo, da un lato; induismo (in senso ampio) e buddhismo dall’altro. L’autore tratteggia quindi un grande affresco, dove illustra le varie rappresentazioni dell’aldilà; i diversi modi in cui il credente si prepara alla propria esistenza dopo il “passaggio”; i rituali elaborati dalle varie comunità religiose per giustificare la morte e superare la sofferenza che ne deriva; i punti di contatto e le reciproche influenze. Il saggio, caratterizzato da una scrittura vivace, ricca di riferimenti storici e folclorici, affronta da una base solidamente scientifica un argomento considerato per solito “tabú”, scomodo e da evitare, contribuendo alla fine a esorcizzarlo e a renderlo meno imbarazzante.

Iona Heath – Modi di morire

Che cosa succede quando la medicina è messa in scacco da una malattia terminale o semplicemente dalla vecchiaia, vale a dire dal ciclo naturale della vita? Che rapporto si instaura tra medico e paziente, quando il crinale tra vita e morte si fa sempre più sottile? Come dialogare con chi sta per lasciarci? Come accompagnarlo senza ridurlo a oggetto di un inutile accanimento terapeutico? Come e quando passare dalla cura all’alleviamento? Come rendere più lieve e dignitoso il trapasso?
A queste domande chiave Iona Heath, medico di base con alle spalle oltre trent’anni di pratica in uno dei quartieri più poveri di Londra, risponde coniugando esperienza, empatia e una straordinaria passione per la poesia e la letteratura.
Modi di morire, una limpida ricognizione della lingua che si accompagna all’esperienza del distacco, è la descrizione di un viaggio entro il cui perimetro le parole di poeti, scrittori e pensatori illuminano la lotta di uomini e donne comuni e i dettagli di vite e di morti che sono sempre, in qualche misura, straordinarie.
Tra i compagni di strada di Heath: Samuel Beckett, Walter Benjamin, Hans Georg Gadamer, John Berger, Susan Sontag, Winfried G. Sebald, Lev Tolstoj, Isaiah Berlin, Philip Larkin, Saul Bellow, Zbigniew Herbert, Seamus Heaney, George Steiner, Roberto Juarroz, Joseph Conrad, Boris Pasternak, James Joyce, Jorge Luis Borges, scrittori che hanno familiarità con l’immaginazione sospesa dei morti.

Edgar Morin – L’uomo e la morte

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Questo libro, ormai un classico, costituisce un unicum nella storia del pensiero poiché non è soltanto una summa di quanto sia stato detto, pensato e pubblicato sulla morte, ma è anche un orizzonte capace di ridare alla luce una consapevolezza e una sensibilità moribonde, ai giorni nostri ancor più di quando il libro era stato scritto. L’idea della morte ha subito un processo di rimozione coatta. Tutto quanto non risulti tangibilmente fruttuoso per il godimento immediato o per la realizzazione di una carriera viene rimandato al mittente, tutto e specialmente la morte. Il problema è che rinunciando alla riflessione non si riesce a bandire sul serio il punto di approdo di ogni vita e così la morte, a cui si sbatte in faccia la porta, ritorna attraverso le finestre della nostra disattenzione o penetrando nelle fessure di tutta la nostra vita interiore creando un vertiginoso sperdimento che ci spinge nelle direzioni più svariate alla ricerca di una pacificazione che né gli “esperti” né i guru sanno dare. Questa edizione si arricchisce di una nuova traduzione, che restituisce mimeticamente la “voce” e lo stile così peculiare dell’autore, e di una lunga intervista in cui Morin affronta temi come il prolungamento della vita, il concetto di transumanità, l’accompagnamento del morente, il suicidio e l’eutanasia: poiché, se la morte non cambia, cambiano le condizioni in cui si verifica.

Vladimir Jankélévitch – La morte [Epub – Mobi]

coverCos’è la morte – la morte di tutti e di ciascuno, la morte di sempre e quella marcata dai segni inquietanti del nostro tempo? Come penetrare in un evento tanto decisivo da incidere in profondo la nostra esistenza eppure tanto opaco da mettere in scacco ogni sapere volto a rappresentarlo? Sono queste le domande, brucianti ed estreme, che alla fine degli anni Cinquanta, a pochi anni dalla più grande apocalisse dell’epoca moderna, si poneva Vladimir Jankélévitch in un libro che giustamente Lévinas ebbe a definire “sconvolgente”. Sconvolgente per la radicalità con cui egli decostruisce tutti i dispositivi immunitari elaborati dal sapere occidentale nei confronti dell’Irriducibile; ma anche per l’acutezza di uno sguardo, affilato e obliquo, che taglia in maniera trasversale le grandi interrogazioni sulla morte, all’epoca affrontate da Heidegger e da Freud, da Blanchot e da Foucault, ma già prima da scrittori come Tolstoj e Rilke. All’interno di un grande scenario teorico, che spazia dall’antichità ai nostri giorni, la riflessione jankélévitchiana rivela una sorprendente attualità.

Michel Vovelle – La morte e l’Occidente. Dal 1300 ai giorni nostri [Epub – Mobi – Pdf scan]

cover« “L’ultimo atto è cruento, per quanto bella sia stata la commedia in tutto il resto: alla fine, ci gettano un po’ di terra sulla testa, ed è finita per sempre”. Così Pascal. Il senso complessivo e il finale di questa commedia cambiano però nel tempo, perché la morte non costituisce un semplice e immutabile evento naturale. Ha una storia, che Michel Vovelle ci racconta in maniera rigorosa, intrecciando i dati demografici alle indagini sulla mentalità, il folclore alla religione, le gioie e le speranze della vita alle arti del morire. Sfilano così nel libro le varie forme di immaginare e affrontare l’inevitabile: dalle danze macabre medioevali al gusto del barocco nel sottolineare la caducità dell’esistenza; dalla progressiva scristianizzazione della morte alla connessa perdita di importanza del paradiso e dell’inferno; dall’esilio dei morti nei cimiteri suburbani alla commercializzazione del ‘caro estinto’; dalle brevi aspettative di vita all’attuale allungamento della vecchiaia; dall’agonia in pubblico alla ‘solitudine del morente’; dalla rimozione della morte all’attenzione che di recente si dedica ad essa, a causa dell’incertezza del futuro. trattati». Remo Bodei

Grazie a Maurizio (Mauritius in libris) per la scansione di partenza.

Nota: Da questa infornata dico addio alla password. Per i vecchi file archivio essa è sempre: ladridibiblioteche

– Sono stati aggiunti inoltre i pdf scan di: L’uomo a due anime di Antonio Capizzi, curato da Epub Ocr e su richiesta il “Nietzsche” di Heidegger.