Carl Safina – Al di là delle parole. Che cosa provano e pensano gli animali

Negli ultimi decenni le scienze biologiche hanno ricostruito i tratti evolutivi che ci legano agli altri animali (dai pesci ai primati) sul piano morfologico e genetico. Un risultato già stupefacente, se non fosse che ora – grazie a studiosi della finezza e percettività di Carl Safina – ci avviamo a un salto ulteriore: verificare l’incidenza di quei tratti a livello cognitivo e affettivo-emotivo. Da rigoroso ricercatore sul campo, Safina ci immette in tre paesaggi esemplari: una riserva africana, dove elefanti dalle variegate “personalità” si aggregano in una spiccata socialità (non a caso i Masai li considerano dotati di un'”anima” al pari degli umani); il parco di Yellowstone, dove i lupi – reintrodotti di recente – si muovono echeggiando cadenze pleistoceniche, fra strategie di predazione e sorprendenti gerarchie sociali (le femmine, per esempio, sono deputate ai dilemmi decisionali come restare/partire); e le acque cristalline del Pacifico nordoccidentale, dove cetacei di diverse specie dispiegano la vertigine della loro visione “acustica” e interagiscono col “Sapiens” in modi inaspettati e toccanti. Penetriamo così in un ventaglio di intelligenze, “coscienze” e “visioni del mondo” di altri animali – con cui condividiamo molti “correlati neurali”, a partire dal cervello “antico” e dalla sua tastiera emotiva – insieme familiari e aliene, contigue e alternative. Al punto da mettere in dubbio, ancora una volta, la tesi secondo la quale l’uomo sarebbe la misura di tutte le cose.

Marco Di Domenico – Italiani pericolosi. Leggende e verità sugli animali di casa nostra

In Italia abbiamo 460 specie di meduse, polipi e attinie, decine di specie di vermi parassiti, 1400 specie di ragni, 7300 specie di api, vespe e affini, 40 specie di squali e 4 specie di vipere. E ancora scolopendre, scorpioni, acari, zecche, zanzare e diversi vettori di gravi malattie. Sono gli animali coi quali condividiamo il territorio; la loro pericolosità è dovuta a spine, aculei, denti, tossine, chele e quant’altre armi abbia voluto fornire loro la natura. Ma si tratta di una pericolosità relativa, in genere molto esagerata e neppure vagamente paragonabile a quella dei ben più coreografici rappresentanti delle faune esotiche di Australia, Africa, Asia o America. Gli italiani umani sono di gran lunga più pericolosi. Ma nel suo piccolo, anche nella fauna italiana ci sono specie dalle quali è bene guardarsi e che è meglio conoscere, per evitare di incappare in guai inattesi e potenzialmente spiacevoli, quando non (raramente) mortali. Marco Di Domenico ci accompagna nei mari, nei monti, nei boschi e nei campi, con l’occhio allenato del naturalista, raccontandoci dei compatrioti dei quali conviene conoscere le abitudini e gli habitat. In questo modo scopriamo un’Italia inattesa, che spesso viene dipinta come pericolosa a torto, da credenze popolari dure da estirpare, da leggende metropolitane prive di fondamento e soprattutto dall’ignoranza diffusa in scienze naturali. In effetti viviamo in un territorio variegato e bellissimo, talvolta a rischio di estinzione, che abbiamo troppo asfaltato, nel quale i pericoli, quando ci sono davvero, sono causati più da noi stessi che dalla natura.

Alan Friedman – Ammazziamo il gattopardo [Epub – Mobi]

coverAlan Friedman fa parlare gli uomini che hanno avuto, hanno oggi e avranno domani le massime responsabilità di governo in Italia. Senza giri di parole né peli sulla lingua, con lo stile diretto che è sempre stato il segno forte del suo giornalismo, Friedman torna a raccontare la realtà italiana, ricostruendo i retroscena dei giochi di potere, i piani politici, le forzature istituzionali che hanno portato il nostro Paese a un passo dall’abisso. Il tutto con incursioni dell’autore nella sua esperienza personale di giornalista, ricca di aneddoti e incontri con gli uomini che il potere lo hanno gestito fino a oggi.