François Hartog – Memoria di Ulisse. Racconti sulla frontiera nell’antica Grecia

COVER«In queste pagine si parlerà di antropologia e di storia della Grecia antica, o meglio di una storia culturale di lunga durata, che prende come punti di riferimento ed elegge a guide alcune figure di “viaggiatori”. Cominciando dal primo e più famoso: Ulisse, l’eroe che “a lungo errò [ … ] di molti uomini le città vide e conobbe la mente”. Altri lo seguiranno, richiamandosi a lui, viaggiatori veri o fittizi, portandoci in Egitto, nel cuore della Grecia, a Roma, o in giro per il mondo. Ulisse è colui che ha visto, che sa perché ha visto, e ci indica immediatamente un rapporto con il mondo che è al centro della civiltà greca: il privilegio dell’occhio come modo della conoscenza. Vedere, il vedere in se stesso, e sapere, sono “tutt’uno”. “Infatti noi preferiamo, per così dire, la vista a tutte le altre sensazioni”, dice Aristotele. “E il motivo sta nel fatto che questa sensazione, più di ogni altra, ci fa acquistare conoscenza e ci presenta con immediatezza una molteplicità di differenze”».

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