Arthur Schnitzler – Girotondo

Girotondo

“Girotondo” – un piccolo capolavoro che fu colpito, all’epoca della sua prima rappresentazione, da un procedimento giudiziario per ‘pornografia’ – è commedia resa attuale dal ‘tono’ drammaturgico di Schnitzler, dal suo disincanto spinto ai limiti del virtuosismo, dall’ironia che sconfina nell’amarezza, e che disvela la fallacia delle norme morali dominanti nella società viennese del tempo, di cui “Girotondo” è una cartina di tornasole. Su questo sfondo Arthur Schnitzler scatena il balletto di un amore visto nella sua dimensione più effimera e sensualmente epidermica: non l’amore della commedia ‘alla francese’, spiritualizzante grazia e spirito, talvolta osé ma sempre nei limiti del buon gusto; al contrario l’amore scrutato con un vivo senso critico nei confronti dell’esistenza ‘sicura’ e ‘borghese’ dei propri contemporanei e interpretato con la consapevolezza d’una fine imminente, di una dissoluzione a cui i personaggi e i valori che essi rappresentano non potranno sottrarsi.

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