Questo volume raccoglie i due libri autobiografici in cui Peter Weiss dà conto della tormentata educazione artistica e sentimentale che lo ha visto affermarsi come scrittore, e come interprete sensibile dell’inquietudine contemporanea alle prese — dopo il trauma del nazismo e della guerra – con nuovi dilemmi, con realtà non meno drammatiche. Estraniato all’ambiente naturale, sia perché come ebreo aveva dovuto emigrare dopo il 1933, sia perché aveva rotto con la famiglia borghese, dopo un lungo travaglio Weiss ha trovato nella propria lingua le sue uniche radici, la sua unica patria.
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