Max Horkheimer – La società di transizione [Epub – Mobi]

cover 1Questo volume, che si affianca agli altri due sulla Teoria critica, raccoglie tutti gli scritti pubblicati da Horkheimer dopo la fine della «Zeitschrift für Sozialforschung» (la rivista che fu chiusa nel 1941) riguardanti i problemi della società contemporanea. Esso si apre con il famoso saggio sullo Stato autoritario, del 1942, esemplare analisi della politica totalitaria come portato non solo del capitalismo monopolistico ma del dominio tecnologico in generale. La speranza di un rovesciamento rivoluzionario, che qui ancora chiaramente emerge, fece di questo saggio uno dei testi sacri del movimento studentesco del 1968. Nel frattempo però Horkheimer era ripiegato su diverse posizioni testimoniate dagli altri scritti del volume. Persa ogni fiducia nella presenza di forze realmente rivoluzionarie, egli scorgeva una possibile correzione del mondo totalitario piuttosto nella promozione delle facoltà critiche dell’individuo e nel suo rifiuto del «pregiudizio». Che tratti della sociologia o della psicoanalisi, delle lezioni del fascismo o dei compiti educativi dei sindacati o dell’attualità di Marx, egli ha sempre in mente un programma pedagogico-illuministico inteso a porre delle remore a uno sviluppo catastrofico. In questo senso anche nell’ultimo saggio (del 1970), scritto dopo la scomparsa dell’amico e sodale Adorno, egli può rivendicare la sostanziale continuità della loro «teoria critica» nel nome di un’istanza – «essere pessimisti in teoria e ottimisti nella pratica» – che a noi appare di sapore gramsciano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *