Sossio Giametta – I pazzi di Dio. Croce, Heidegger, Schopenhauer, Nietzsche e altri

001Da sempre il progresso in filosofia è stato segnato da discepoli che imitano i maestri finché non sviluppano, col loro aiuto, una propria originalità, che li porta a criticarli e nei casi migliori a superarli. “Si ripaga male un maestro” dice Zarathustra “se si resta sempre e solo l’allievo”. Nel trattare, nelle prime sei sezioni di questo libro, i singoli autori a cui esse sono dedicate, ma poi anche quelli compresi nella Miscellanea, Sossio Giametta, pensatore trasversale, non si perde in esposizioni e commenti pedissequi, ma rileva il lavoro dei suoi maestri e lo continua, proponendo soluzioni originali. Dunque, lungi dall’essere una raccolta di divagazioni, questo libro è un contributo alla soluzione di problemi secolari della filosofia.

62 pensieri su “Sossio Giametta – I pazzi di Dio. Croce, Heidegger, Schopenhauer, Nietzsche e altri

  1. Questi consigli settembrini (penso a Giametta, Ferraris, Schopenhauer, Hobsbawm…) ci offrono un Natjus d’annata da gustare fino in fondo. Grazie!

  2. Grazie dei sempre preziosissimi consigli!
    Su MEGA, stesso nick, ho messo in condiv. qualche consiglio corretto (note clicc.) e altro.
    Ciao 😉

  3. I nuovi di Giametta e Ferraris sono una chicca, a questo punto non resta che sperare nei nuovi di Fusaro ed Esposito per le infornate a venire. Fantastica sopratutto la scelta di concentrarsi estensivamente sulle bibliografie di alcuni pensatori permettendo di conoscere il loro pensiero a 360°. Un grandissimo grazie di cuore.

  4. sublime infornata questa! lavoro superbo come sempre!!
    siete una speranza per l’Italia infognata nel depensiero!
    volevo solo chiedere al mitico Natjus se è possibile rimettere in salute il file doc di “Terra e mare” di Carl Schmitt, da cui magari potrei tentare coi miei miseri mezzi di tirar fuori un grezzo epub ad uso domestico…

    • Settembre ci restituisce un Nat nelle vesti di sapiente consigliere … La coppia Schopenhauer/Giammetta la fa da padrone, ma gli “altri” non sfigurano, anzi. Plaudo e ringrazio di cuore!

  5. Se qualcuno potesse consigliare “Il principio antropico” di John D. Barrow e Frank J. Tipler mi farebbe felice per la vita e avrebbe la mia gratitudine eterna.

    • si e` possibile, anche “Esiodo e l’occidente”…provo a passarli a Nat, sperando intanto si ricordi si inserirmi in lista, sono in crisi di astinenza…

  6. Ciao Nat! Due cose:
    1. il libro richiesto da P.Severino è stato caricato dallo stesso autore su academia.edu, magari vi interessa editarlo o consigliarlo anche qui
    2. Qualche volta fa è stato raccomandato “Il Golem” – arriverà anche L’Angelo alla Finestra d’Occidente?
    Saluti!

  7. Qui si danno i consigli che dovrebbe dare il SSN. Perché riconoscere ai cittadini il diritto gratuito all’assistenza per la salute del corpo e non per la salute dello spirito? O, peggio ancora, perché finanziare con denaro pubblico la partigiana assistenza allo spirito fornita dalla Chiesa e non quella libera e laica che potrebbe fornire a tutti la filosofia?

  8. Prima di tutto, grazie.
    Trovati vari consigli Bourdieu (anche se “mancano” Le regole dell’arte e La differenza).
    Ora cerco anche Raymond Williams “Cultura e rivoluzione industriale”, un pbe che ha segnato un’epoca e che ora è, ovviamente, out of print.
    Grazie comunque,
    c.

  9. ehi nat! come stai? avrei bisogno di un piccolo favore, quando hai tempo: una magistrale release in epub della Filosofia Futura di Severino, già messa a disposizione dal buon Filo_in_ita… Grazie!

  10. Le strade sono comele stelle milioni di milioni lo so sono ripetiva, ma la mia mente non è più elastica come una volta,qualcuno dall’alto può gentilmente tranquillizzarmi con un “il tutto si ristabilirà con il tempo” o non ho più spernze:-)) :-))

  11. pensavo di aver compilato per bene l’account, ma ho soltanto la mail ho compilato la mega scheda ,ma non viene accettata, girano girano le palline bianche nel buco nero e nessuno mi comunica “registrazione avvenuta con successo”
    scusate seinsisto

  12. pensavo di aver compilato per bene l’account, ma ho soltanto la mail ho compilato la mega scheda ,ma non viene accettata, girano girano le palline bianche nel buco nero e nessuno mi comunica “registrazione avvenuta con successo”
    scusate se insisto.

  13. credevo di aver compilato per bene l’account, ma ho soltanto la mail, ho compilato la mega scheda ,ma non viene accettata, girano girano le palline bianche nel buco nero e nessuno mi comunica “registrazione avvenuta con successo”
    scusate se insisto.

  14. Infornata settembrina deliziosa. Grazie – tra le tante altre cose – per “Il romanticismo”
    di Rudiger Safranski. Per me è ancora una pacchia totale essendo nuova, devo ancora finire di spulciare l’archivio ed è tutto eccezionale. Avendo adocchiato un paio di autori presenti e che puntavo da un po’ (Enrique Vila-Matas – Perec) e uno che sto approfondendo (Beckett), mi chiedevo se in futuro verranno consigliate altre loro opere. Nello specifico Storia abbreviata della letteratura portatile del primo, Un uomo che dorme del secondo e Murphy del terzo. Solo curiosità perché qui dentro c’è veramente da perdersi e non riemergere più se non per ringraziare.

  15. Una piccola richiestuccia visti gli ultimi consigli… non è che qualcuno potrebbe aggiungere, della Filosofia da università di Schopenhauer, l’introduzione della versione TEA? E’ scritta da Verrecchia, e quando fa fischiare la frusta con il suo Schopenhauer e contro il “bestiame accademico” c’è sempre da fare due risate… Grazie comunque, ciao

  16. Grazie per tutto quello che fai. Se fossero possibili “Spinoza e il problema dell’espressione”, “Nietzsche e la filosofia” (nella traduzione di Polidori del 1992) e “Cinema 2. L’immagine-tempo”, tutti e tre di Deleuze, te ne sarei immensamente grato!

  17. Il mio primo autentico incontro non scolastico con la poesia è avvenuto con Aldo Palazzeschi.
    Or son passati appena quarant’anni ma ne sembrano trascorsi più quattromila. Un maggiore rispetto non sarebbe dovuto a questo letterato?
    Naturale figlio del suo secolo non mancò mai di criticarlo: uno dei pochi interventisti sinceramente ravveduto dopo la catastrofe della grande guerra …
    Ci penserà LDB?
    Grazie.

    Tri, tri tri
    Fru fru fru,
    uhi uhi uhi,
    ihu ihu, ihu.

    Il poeta si diverte,
    pazzamente,
    smisuratamente.

    Non lo state a insolentire,
    lasciatelo divertire
    poveretto,
    queste piccole corbellerie
    sono il suo diletto.

    Cucù rurù,
    rurù cucù,
    cuccuccurucù!

    • “Io vo… tu vai… si va…
      Ma non chiedere dove
      ti direbbero una bugia:
      dove non si sa.
      E è tanto bello quando uno va.
      Io vo… tu vai… si va…
      perchè soltanto andare
      in un mondo di ciechi
      è la felicità.”

      Sottoscrivo, P. Severino Esimio! Un’autentica corona del ‘900 italiano. Non direi dimenticato, ma sottovalutato si, frettolosamente confinato nella rassicurante deriva dello sberleffo e del “divertissment”.

      ” … Io metto una lente / davanti al mio cuore / per farlo vedere alla gente …”

      • Troppo semplice ed autentico?
        Forse sì.
        Aldo Palazzeschi è verace, fin quasi arcaico: una caratteristica dei grandi classici.
        Caro Aletinus, grazie del tuo appoggio gentile e genuino all’Idea.

  18. Assolutamente condivisibile la tua stima verso Palazzeschi! Walter Pedullà ha scritto molto su di lui. Anzitutto: “Il ritorno dell’uomo di fumo” (1987), ma anche “E lasciatemi divertire” (2006). Sarebbe bello avere su LdB non solo opere di Palazzeschi, ma anche alcuni contributi critici come quelli, tra gli altri, di Pedullà

    • Oltre a Pedullà, sono fondamentali i contributi di De Maria, Saccone, Guglielmi e, più recenti, gli atti di convegni curati da Gino Tellini ed editi dalla Società Editrice Fiorentina. La rivalutazione di Palazzeschi è comunque in atto da qualche anno e in continuo progresso. E meno male, aggiungo!

  19. 7+15=22 settembre col resto d’autunno.
    Se non si inforna non si sforna. (Watson)

    Penso sia l’ora di vedere il risultato della conversione dei due libri di Debiasi.
    No !?
    Magari avrai aggiunto anche l’ultimo “Ramo d’Oro” di R.C.
    Chissà.

    Forza Nat, non ti far pregare.

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