David Quammen – Spillover. L’evoluzione delle epidemie

cover

Ogni lettore reagirà in modo diverso alle scene che David Quammen racconta seguendo da vicino i cacciatori di virus cui questo libro è dedicato, quindi entrerà con uno spirito diverso nelle grotte della Malesia sulle cui pareti vivono migliaia di pipistrelli, o nel folto della foresta pluviale del Congo, alla ricerca di rarissimi, e apparentemente inoffensivi, gorilla. Ma quando scoprirà che ciascuno di quegli animali, come i maiali, le zanzare o gli scimpanzé che si incontrano in altre pagine, può essere il vettore della prossima pandemia – di Nipah, Ebola, sars, o di virus dormienti e ancora solo in parte conosciuti, che un piccolo spillover può trasmettere all’uomo -, ogni lettore risponderà allo stesso modo: non riuscirà più a dormire, o almeno non prima di avere letto il racconto di Quammen fino all’ultima riga. E a quel punto, forse, deciderà di ricominciarlo daccapo, sperando di capire se a provocare il prossimo Big One – la prossima grande epidemia – sarà davvero Ebola, o un’altra entità ancora innominata.

19 pensieri su “David Quammen – Spillover. L’evoluzione delle epidemie

  1. “Ogni spillover è come una lotteria, dove il patogeno compra un biglietto nella speranza di avere in premio una vita nuova in spazi più larghi. Ha una minima probabilità di non finire in un vicolo cieco, di andare là dove non è mai andato e di essere ciò che non è mai stato. Talvolta ha un colpo di fortuna. Pensate solo all’Hiv.” (e purtroppo il mio “spillover” su Mega pare sia finito proprio in un vicolo cieco: non ho mai trovato la cartella condivisa 🙁

    • Interessante analogia. In effetti mentre leggevo spillover mi è venuto in mente che il miglior metodo per salvaguardare la condivisione è la coppia proliferazione/replicabilità: proliferazione di materiale, di account, di link… d’altronde se i virus sono così efficienti ci sarà un motivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *