Eduard Bagrickij – L’ultima notte

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« Bagrickij, il “François Villon di Odessa”, come Babel’ lo chiamò, non fu dominato dall’ansia escatologica d’un Majakovskij, e la sua esperienza della rivoluzione sfuggì a quella dialettica tragica che a Majakovskij aprì una sfera intatta e sovrana della poesia. Abita­tore del presente, delle sue inquietudini e dei suoi entusiasmi, Ba­grickij è posseduto da un sentimento tumultuoso della vitalità na­turale e storica, da una furia gagliarda di esperienza e di azione. E accanto alle tinte trionfanti e scatenate si profilano le turbate om­bre d’una tensione di destino che sa comporsi nella salutevole ac­cettazione d’una concreta misura umana ».

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