Henry James – La fonte sacra

La fonte sacra di [James, Henry]

«La fonte sacra è il solo romanzo lungo in cui James si serve di una voce narrante in prima persona […]. Leon Edel ha riassunto in due righe la trama del romanzo: “un acuto e ipersensibile osservatore passa un fine settimana in una casa di campagna studiando ciò che ritiene essere il modo in cui due coppie si svuotano a vicenda”. La “sacra fonte” che dà il titolo al libro è quella da cui ciascuno dei quattro, secondo il narratore, attinge vita, intelligenza e giovinezza, che passa poi all’altro, alternativamente svuotandosi e riempiendosi. Ciò che – attraverso una fitta trama di ipotesi e di smentite, di indizi e di controprove, che fanno assomigliare il romanzo a una detective-story senza delitto – il narratore si studia di comprendere è da quale donna – da quale fonte – Gilbert Long, notoriamente sciocco, ha tratto improvvisamente la sua intelligenza e bevendo a quale sorgente la quarantenne signora Brissenden ha riacquistato la giovinezza che suo marito, anagraficamente più giovane, ha invece perduto […]. Nessuna delle risposte che di volta in volta egli crede di dover dare – Lady John, May Server, forse la stessa signora Brissenden – trova conferma […].
La fonte sacra è, in questo senso, l’esperimento supremo dell’arte di Henry James […]: ciò che alla fine il narratore – e con lui il lettore – contempla è un’ispirazione pura e senza oggetto, una Musa senza volto e senza nome […]».
Dalla prefazione di Giorgio Agamben

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