Ernesto Rossi – Padroni del vapore e fascismo

I    rapporti fra potere economico e potere politico nell’avvento e nel consolidamento del fascismo; il processo attraverso cui i «padroni del vapore» — cioè i più potenti rappresentanti dell’oligarchia industriale e finanziaria italiana — delegarono a un sistema politico totalitario il compito di difendere e promuovere i propri interessi di classe; le gravissime deformazioni impresse all’organismo economico nazionale dalla ventennale alleanza fra classe politica fascista e Confindustria: questi — che la storiografia più recente ha riconosciuto come i problemi centrali della storia d’Italia fra le due guerre — sono i temi dominanti del volume di Ernesto Rossi, che, dopo cinque edizioni, viene ora ripresentato in forma ampiamente riveduta e aggiornata.
Dagli scandali bancari all’istituzione di un rigoroso regime protezionistico all’ombra della mitologia autarchica; dall’imposizione di bassi salari alla politica fiscale e creditizia favorevole agli alti redditi, alla costituzione dell’IRI, l’esposizione del Rossi individua tutte le fondamentali scelte economiche del regime; scopre le costellazioni di interessi che esse erano chiamate a favorire; indica gli speciali meccanismi — politici, burocratici, giuridici — destinati a realizzarle, e che vennero progressivamente e stabilmente alterando le strutture dello stato e quelle del mercato nazionale; analizza minutamente la nuova classe dirigente modellata da quelle scelte, chiamata a gestirle e poi sopravvissuta, oltre il crollo del fascismo, a rendere più difficile, con le sue abitudini di malcostume e di incompetenza, la rinascita democratica

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