Stephen Kern – Il tempo e lo spazio. La percezione del mondo tra Otto e Novecento

cov0001Con un’indagine che intreccia storia della tecnologia e analisi filosofica, storia dell’arte e storia delle idee, Kern mette a fuoco la serie dei mutamenti avvenuti tra gli ultimi due decenni dell’Ottocento e la prima guerra mondiale, che modificarono i modi di percepire il tempo e lo spazio e diedero luogo, in altri termini, a una nuova identità dell’uomo occidentale. Kern si sofferma, in questo saggio, da un lato sui cambiamenti tecnologici quali il telefono, la radiotelegrafia, i raggi X, il cinema, la bicicletta, l’automobile, l’aereo; dall’altro su fenomeni culturali quali la psicoanalisi, il cubismo, la teoria della relatività, il romanzo moderno (Joyce, Proust). L’indagine considera successivamente la natura del tempo, il passato, il presente, il futuro, la velocità, la natura dello spazio, la forma, la distanza e la direzione: per ciascuno di questi aspetti del tempo o dello spazio Kern mette in relazione le scoperte tecnologiche che vi produssero dei mutamenti ai fenomeni culturali che si correlano ad esse. Edizione aggiornata con una nuova introduzione.

29 pensieri su “Stephen Kern – Il tempo e lo spazio. La percezione del mondo tra Otto e Novecento

  1. Sfornata di consigli incentrata sull’analisi di una contemporaneità paradossale, spesso atroce, impreziosita da alcune gemme imperdibili. Come sempre Eccellente! Grazie.

  2. Grazie per gli imperdibili (generosi e numerosi) consigli agostani. Una menzione d’onore merita la straordinaria raccolta di “Alfabeta”, che mai avrei pensato di potere leggere anche in digitale.

  3. davvero grazie dei consigli. Propp.. ora voglio proprio vedere se esiste davvero la principessa che balla nuda davanti ai porcellini. Curiosità giovanili.

  4. Nat, sono da troppissimo tempo ingolfata da altro e infeconda di consigli per te e gli amici. Con quest’altra infornata il mio debito si esponenzializza. Plenoastici “grazie”!

  5. Grazie, soprattutto per i testi di cui non avrei mai neppure sospettato l’esistenza, se non fossero stati consigliati qui.

  6. ciao nat! sto cercando qualcuno che consigli “Il tè del cappellaio matto” e “Tolstoj” di Citati, sono in programma? ciao

  7. Nat, consiglio su Mega “L’universo concentrazionario” di Rousset e “Il mito della malattia mentale” di Szasz (del quale però ho dovuto fare la copertina perché non ne ho trovata una adeguata.) Dacci un’occhiata.

  8. Grazie infinite! Ottimi consigli, soprattutto Weber! Ci sono speranze per qualcosa di Giorgio de Santillana? Penso, in particolare, a ‘Le origini del pensiero scientifico’? Grazie ancora!

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