Franco Fortini – Extrema ratio. Note per un buon uso delle rovine

coverI dialoghi con i terroristi nella prigione di San Vittore a Milano; gli uccisi della «Legge Reale»; le fisionomie dei servizi segreti; gli anni dei pentimenti; la tragicommedia del PCI; il «revisionismo» tedesco e le ragioni dei postmoderni: scritte in mesi di mutamenti decisivi per il prossimo futuro, le riflessioni raccolte in questo libro vengono da un quarantennio di critica «da sinistra» ai comunismi ufficiali e alla società del capitale e del consumo. Con interlocutori eccellenti — come Norberto Bobbio, Remo Bodei o Cesare Cases — Fortini affronta questioni dolorose e necessarie: la sopraffazione e la lotta, la necessità della differenza e il problema dell’identità. Dominante su tutto e «trattato» con l’arma acuminata dello stile — il tema dell’insufficienza della coscienza morale quando questa non si traduca poi in azione politica.
Le rovine del sottotitolo — visibili ovunque nell’Italia contemporanea — sono infine pretesto per un’inquieta interrogazione sul quanto e il come l’insistere della memoria sia in grado di far rifiorire le macerie.

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