Jean-Luc Nancy – La dischiusura. Decostruzione del cristianesimo I

cover0001Farla finita innanzitutto con lo schema unilaterale di un certo razionalismo secondo il quale l’Occidente moderno si sarebbe affermato contro il cristianesimo e sottraendosi al suo oscurantismo (curiosamente, lo stesso Heidegger ripeterà, a modo suo, qualcosa di questo schema): perché si tratta di comprendere come il monoteismo in generale e il cristianesimo in particolare abbiano contribuito a generare l’Occidente. Bloccare, però, anche ogni tentativo di “guarire” i “mali” del mondo attuale (la sua privazione di senso) con un ritorno al cristianesimo in particolare, o alla religione in generale: poiché si tratta di comprendere come siamo già usciti dal religioso. Domandarsi quindi nuovamente che cosa, senza negare il cristianesimo ma senza neanche tornare a esso, potrebbe condurci verso un punto, una risorsa sommersa sotto il cristianesimo, sotto il monoteismo e sotto l’Occidente, che bisognerebbe ormai mettere in luce: perché questo punto aprirebbe, insomma, a un avvenire del mondo che non sarebbe più né cristiano, né anti-cristiano, né monoteista né ateista o politeista, ma capace di andare proprio al di la di tutte queste categorie (dopo averle rese tutte possibili).

 Jean-Luc Nancy

Jean-Luc Nancy – L’adorazione. Decostruzione del cristianesimo. Volume II

cover0001Adorare si rivolge a ciò che eccede ogni apostrofe. O ancora: si rivolge senza cercare di raggiungere e senza intenzione. Può accettare perfino di non rivolgersi: di non poter né mirare a, né designare, né riconoscere quel fuori a cui s’invia. Può perfino non individuarlo come fuori, perché ciò accade proprio qui, non altrove, ma qui completamente aperto. Nient’altro che una bocca aperta, o un occhio, un orecchio: nient’altro che un corpo aperto. Con tutte le loro aperture, i corpi sono nell’adorazione.“Qui completamente aperto”: ormai è il mondo, il nostro mondo. Aperto a nient’altro che a se stesso. Trascendente nella propria immanenza. Invitato, chiamato a non considerare più la sua ragion d’essere ma, piuttosto, la dischiusura di tutte le ragioni – come pure di tutte le sragioni ciniche, scettiche o assurde – per misurarsi con il fatto che lui solo, il nostro mondo, dà la misura dell’incommensurabile.

 Jean-Luc Nancy

Jean-Luc Nancy – Essere singolare plurale

Essere singolare plurale

Dopo i grandi saggi sulla comunità, la libertà e il corpo, in questo libro Jean-Luc Nancy rivolge il proprio sguardo alla costituzione stessa della realtà – nella sua configurazione insieme singolare e plurale. Quello che la tradizione filosofica ha chiamato «essere» non è che la relazione originaria in cui le singole esistenze s’incrociano in un nodo comune. A partire da questo semplice presupposto, il testo di Nancy si presenta, piú che come un trattato sistematico di ontologia, nella forma di un’interrogazione profonda e originale della nostra contemporaneità: dei suoi bagliori e delle sue rovine, dei suoi idoli e delle sue vibrazioni. Dal dispiegamento della tecnica alla società dello spettacolo, dalle antinomie della mondializzazione alla metamorfosi dei corpi, Nancy riconduce la riflessione filosofica al confronto diretto con il nostro tempo. In un mondo da cui il senso sembra essersi definitivamente ritirato, Nancy individua lo spazio aperto per una nuova modalità di pensiero, di cui il dialogo filosofico con Roberto Esposito, che apre il volume, tenta di definire le condizioni e i contorni.

Jean-Luc Nancy – L’intruso

indexChe ne è dell’io, che ne è di un io, se nel suo petto batte il cuore di un altro? Che cos’è un corpo, che cos’è il mio corpo, se la continuità della sua esistenza, se la sua sopravvivenza è affidata a uno straniero irriducibile e inassimilabile, a un intruso? Raccontando per la prima l’esperienza del suo trapianto cardiaco, Jean-Luc Nancy si interroga sulle trasformazioni che le categorie di identità e di estraneità subiscono quando il corpo entra nel regno della biopolitica. E la vita e la morte, separate ormai da una parete sottilissima, fanno continuamente incursione l’una nel terreno dell’altra. “L’intruso” è seguito da un’intervista inedita.

Consiglio offerto da U.s.A.