Lev Šestov – Atene e Gerusalemme (solo testo italiano)

Atene e Gerusalemme

Pubblicato in edizione francese (1938), e postumo in edizione russa (1951), Atene e Gerusalemme condensa il frutto dell’intero itinerario filosofico dell’ebreo russo Lev Sestov (Kiev 1866 – Parigi 1938). L’analisi della questione del “sapere come problema” e “il rapporto tra il sapere e il male nel mondo” è l’obiettivo essenziale del libro, in cui l’autore disegna un percorso che va dalla filosofia alla religione interrogandosi sulle pretese della prima a esaurire il dominio della verità. Con testo francese e russo.

Grazie a etterete per il consiglio di partenza.

Lev Šestov – Sulla bilancia di Giobbe. Peregrinazioni attraverso le anime

cover«Pochi scrittori, in ogni tempo, hanno eguagliato la sua audacia, la sua insolenza nel porre quelle domande da bambino sfacciato che hanno sempre avuto il potere di gettare nel panico i filosofi» ha scritto Miłosz su Šestov, toccando il punto nevralgico della sua opera. Oggi più che mai sentiamo il bisogno di quelle «domande da bambino sfacciato» e dei libri di questo scrittore che fu una delle più alte intelligenze del suo tempo, una voce sottile, penetrante e limpida, il cui timbro continua a vibrare quando già si è spento il suono di molte altre voci più clamorose. Šestov fu per eccellenza il pensatore del conflitto Atene-Gerusalemme, la perenne tensione su cui si fonda la nostra civiltà. Spirito scettico e insieme mistico, conoscitore di tutti i meandri della speculazione, scriveva libri dalla forma agile, conversativa, mai trattatistica, dove i problemi ultimi della metafisica diventano episodi di un viaggio segreto e intimo. Perfetto esempio di tutto questo è Sulla bilancia di Giobbe, opera della piena maturità di Šestov. Questo libro, come dice il suo sottotitolo, è una vera «peregrinazione attraverso le anime» – e si tratterà spesso di anime molto difficili da avvicinare, come quelle di Dostoevskij, di Tolstoj, di Pascal o di Plotino, che pochi come Šestov hanno saputo cogliere nella loro peculiarità. Giunti alla fine, apparirà naturale che il libro sfoci su questa frase non dimenticabile: «La verità s’introduce nella vita senza presentare documenti giustificativi».

Consiglio ispirato da Mauritius in libris.

Lev Šestov – L’idea di bene in Tolstoj e Nietzsche

cover“L’idea di bene in Tolstoj e Nietzsche” (1900) è il secondo libro pubblicato da Lev Sestov ed è anche l’opera che ha fatto conoscere l’autore in Russia, consentendogli di entrare a far parte del circolo di intellettuali che, a San Pietroburgo, ruotava attorno alla figura di Sergej Djagilev e alla sua rivista “Mir iskusstva” (Il mondo dell’arte). In questo saggio, il filosofo russo propone un parallelo – con una tecnica che segnerà la sua produzione successiva – tra due dei più significativi autori dell’Ottocento. È soprattutto la scoperta di Nietzsche che permette a Sestov di elaborare un concetto chiave della propria idea filosofica dell’esistenza: l’impossibilità di riconciliare la tragedia umana con qualunque ragione o esigenza di tipo universale. A un Tolstoj che si rifugia nell’idea di bene e nell’umanitarismo, si contrappone allora il Nietzsche che non ha paura di riconoscere il primato della vita, l’ampiezza del dolore e la loro irriducibilità. Un coraggio e un rigore che Nietzsche mantiene fino alla teoria del superuomo, nella quale Sestov riconosce un cedimento e l’estremo tentativo di affidarsi a un punto d’appoggio etico.