Jean-Paul Sartre – La morte nell’anima [Pdf – Doc – Epub]

I nazisti occupano Parigi, l’esercito francese è in rotta, la Francia, sbandata, sembra destinata a scomparire dalla carta geografica, inglobata in un Europa dominata da Hitler. Tutti si trovano improvvisamente a dover scegliere tra la vita e la morte, tra la degradazione e l’eroismo. Ne “La morte dell’anima” Jean-Paul Sartre delinea il percorso di un gruppo di intellettuali, tra cui emerge simbolicamente la figura di Mathieu. Professore di filosofia coinvolto suo malgrado nella guerra, estraneo alla sua logica così com’era stato estraneo ai valori di quella Francia che la guerra aveva voluto, Mathieu osserva con impotente lucidità la propria disperazione, lo sfacelo umano dei suoi compagni, incerto tra la pietà e il disgusto. E’ un’isolata azione di guerra, a pochi giorni dall’armistizio, a dargli l’occasione del suo riscatto: dall’alto di un campanile, Mathieu, rischiando la vita, spara sui nazisti. Può così finalmente saldare il conto con se stesso, ribellarsi contro la propria impotenza e contro l’ipocrisia della società in cui aveva vissuto. Sono 15 minuti di resistenza, di rivolta, di libertà: “un’immensa rivincita”.

Alessandro Dal Lago – Carnefici e spettatori. La nostra indifferenza verso la crudeltà [Pdf – Doc – Epub]

Quali sono i criteri con cui la crudeltà, ampiamente mostrata dai media vecchi e nuovi, è occasione di sdegno o di intervento “umanitario”? La risposta è che lo sdegno dipende da un complesso di circostanze, tra cui gli interessi materiali in gioco e la fondamentale indifferenza delle opinioni pubbliche occidentali. Come si è determinata questa strana mescolanza di insensibilità e moralismo? Riprendendo il tema della crudeltà nel mondo classico e moderno, come si manifesta soprattutto nella letteratura e nella cultura di massa, il saggio analizza la complessità dello “sguardo” come ottica culturale: non è la crudeltà a essere finita ma il nostro sguardo culturale a non vederla più. È così che dalla fine della guerra fredda, ormai da quasi venticinque anni, l’Occidente combatte guerre in mezzo mondo senza che la sua vita quotidiana sia alterata e in un’indifferenza appena venata di voyeurismo.

Antonio Pizzuto – Si riparano bambole [Pdf – Doc – Epub]

La vita di Profi è al centro di questo – forse il più esemplare – romanzo di Antonio Pizzuto. “Si riparano bambole” è una vita narrata per frammenti, singoli frame di epoche biografiche montati in sequenze cinematografiche che dall’infanzia procedono, a tratti declinanti, verso la senilità. Dalla ricchezza dei primi anni alla povertà degli ultimi, dalla curiosità dell’infanzia alla rassegnazione della vecchiaia. Così, pur nella trama semplice e snella, l’opera è potente: si sviluppa intorno a un unico e avvolgente ricordo, un continuum che appare denso e consistente, prima di sfuggire via, inesorabilmente. (Con una nota di Gianfranco Contini) 

David Graeber – Debito. I primi 5000 anni [Pdf – Doc – Epub]

In uno stile colloquiale e diretto, attraverso l’indagine storica, antropologica, filosofica, teologica, Graeber ribalta la versione tradizionale sulle origini dei mercati. Mostra come l’istituzione del debito sia anteriore alla moneta e come da sempre sia oggetto di aspri conflitti sociali: in Mesopotamia i sovrani dovevano periodicamente rimediare con giubilei alla riduzione in schiavitù per debiti di ampie fasce della popolazione, pena la deflagrazione di tutta la società. Da allora, la nozione di debito si è estesa alla religione come cifra delle relazioni morali (“rimetti a noi i nostri debiti”) e domina i rapporti umani, definendo libertà e asservimento. Mercati e moneta non sorgono automaticamente dal baratto, come sostengono gli economisti fin dai tempi di Adam Smith, ma vengono creati dagli stati, che tassano i sudditi per finanziare le guerre e pagare i soldati. Gli ultimi 5000 anni di storia hanno visto l’alternarsi di fasi di moneta aurea e moneta creditizia, fino al definitivo abbandono dell’oro come base del sistema monetario internazionale nel 1971. Graeber esplora infine la crisi attuale, nata dall’abuso di creazione di strumenti finanziari da parte delle grandi banche deregolamentate, e sostiene la superiorità morale di cittadini e stati indebitati rispetto a creditori corrotti e senza scrupoli che vogliono ridurre libertà e democrazia alla misura dello spread sui titoli pubblici.

Sören Kierkegaard – Gli Atti dell’amore. Alcune riflessioni cristiane in forma di discorsi [Pdf – Doc]

Mai come oggi gli uomini si sono trovati a vivere tanto “prossimi” gli uni agli altri, in tempo reale, nel bene e nel male, tutti insieme. Il prossimo si è fatto a noi tanto prossimo da non consentire più di sentirci liberi di scansarlo, come allora, sulla strada da Gerusalemme a Gerico. Per riacquistare la giusta distanza e la doverosa lungimiranza può giovare l’aiuto di un grande pensatore e di un grande credente: Søren Kierkegaard. Negli Atti dell’amore, l’opera che pubblicò nel 1847, egli tratta del problema del “prossimo” a partire dalla capacità e dal dovere di ogni uomo di compiere atti vittoriosi su ogni egoismo. Il suo percorso è originale: egli non considera l’uomo come naturalmente egoista, nemmeno nel senso di egoismo come “amore di sé”, che pensatori sia antichi sia moderni pongono come presupposto più che legittimo per indicare poi le vie virtuose idonee a fare evolvere in senso altruistico tale connaturato egoismo. Kierkegaard parte dall’alto, dagli atti dell’amore, e proprio in questi riscopre la presenza dell’umano-in-tutti. Queste “riflessioni” sono filosofiche, ma possono avere come oggetto gli atti dell’amore solo in quanto esse sono cristiane. Kierkegaard è convinto che solo il cristianesimo ha scoperto che esistono atti d’amore, e soprattutto che questi possono e debbono essere compiuti da ogni uomo, dunque anche dai non credenti, in ogni tempo.

Tomas Maldonado – Che cos’è un intellettuale? Avventure e disavventure di un ruolo [Pdf – Doc – Epub]

L’emergere di figure come quelle dell’esperto, dell’intellettuale collettivo, dell’intellettuale-scienziato, dell’intellettuale-politico, dell’intellettuale-giornalista; il rapporto con la politica e i politici; la difficile convivenza con i mass media; il confronto con le nuove tecnologie e con la capillare diffusione del lavoro intellettuale, sono alcuni dei temi affrontati dall’autore. Ricorrendo a rapidi ritratti di figure archetipiche di intellettuali nella storia (Platone, Erasmo, Cervantes, Graciàn, Defoe, Swift, J.S. Mill, Heidegger) viene ripercorso “l’accidentato itinerario storico della figura dell’intellettuale”, con il proposito di “esaminare i suoi sconcertanti mutamenti di ruolo nel tempo…” 

Gilbert K. Chesterton – L’ uomo che fu Giovedì [Pdf – Doc – Epub]

Dopo un’animata discussione sul tema dell’anarchia, Lucian Gregory riesce a convincere il poeta e amico Gabriel Syme della serietà delle sue argomentazioni e a condurlo a una riunione del Consiglio Centrale Anarchico. I membri della setta hanno fatto però una scelta bizzarra, decidendo di assumere per maggior sicurezza i nomi dei giorni della settimana, e quando Syme sceglie di entrare a farne parte, gli viene assegnato il nome di Giovedì. Ma Syme in realtà non è ciò che dichiara di essere, bensì un agente di Scotland Yard… e da questa rivelazione prende l’avvio una girandola di false identità, misteriose allusioni e paradossali ambivalenze, perché ogni membro del consiglio ha i suoi segreti, e la trama diventa un susseguirsi di eventi concitati, che convergono verso l’enigmatica e imponente figura del Presidente, che ha assunto il nome del settimo giorno, Domenica. Ma qual è la natura di quest’associazione e quali sono i suoi veri scopi? E chi si cela dietro la figura di Domenica, che riesce a suscitare in Syme una paura irrazionale?