Autori Vari – Leggere l’adolescenza

coverIl tema dei saggi qui raccolti è l’adolescenza, letta e affrontata come momento critico e intrigante di ogni percorso esistenziale, con i suoi eccessi, i suoi drammi, le sue magie, tutte sfaccettature di un’attualità, anche cocente, in una società sempre piìj complessa e problematica, in particolare per il mondo giovanile. Ripercorrere le pagine di scrittori classici e contemporanei che si sono già interrogati sull’adolescenza, ne hanno scritto, inventato, testimoniato, con riso o amarezza, può aprire spaccati e vissuti su cui riflettere e cercare confronti.

Consiglio ispirato da Mitzicat

Carlo Formenti – Prometeo e Hermes. Colpa e origine nell’immaginario tardo-moderno

coverPrometeo custodisce la memoria della colpa, di quell’assassinio originario che è il gesto umano che si appropria della Natura. Memoria colpevole che fonda il pensiero storico e consente di criticare una cultura incapace di riconoscere i suoi debiti simbolici. L’utopia prometeica di una riconciliazione con una natura completamente riassorbita nel sociale, nel « valore d’uso », appare tuttavia sbiadita di fronte alla tecnica tardomoderna.  Lo strumento del dominio umano si è fatto Seconda Natura, ambiente artificiale che si sottrae al progetto e alla comprensione teorica. Siamo nell’era di Hermes, del fanciullo divino che ci insegna ad afferrare le occasioni di un mondo in cui crescono disordine e casualità, a sviluppare un sapere del locale, del contingente, dell’aleatorio, ad apprezzare la potenza del piccolo, della scintilla capace di scatenare l’incendio. Fascino di una dimensione « sottile », immaginario dell’origine che riunisce fisica e politica e suscita la speranza che il nuovo possa nascere senza vittime sacrificali. Da Prometeo a Hermes si snoda un percorso che all’ascesi della secolarizzazione preferisce la seduzione del mondo degli dèi, che non interpreta il moderno come smitizzazione ma come reincantamento.

Consiglio ispirato da Mitzicat.

Friedrich Nietzsche – La stella danzante. Le più belle pagine del grande filosofo

coverI filosofi, come gli artisti, sono attori – talvolta inconsapevoli – del proprio tempo: e proprio quando la loro critica è più feroce, la loro esistenza ne diventa indispensabile espressione. Così fu per Nietzsche, che volendo combattere la crisi del suo mondo ne divenne il principale rappresentante. Incarnazione del “tramonto dell’Occidente”, espresse nella battaglia contro la décadence tutto il proprio genio: le aspirazioni di un’anima poetica assetata di verità, votata alla virtù, innamorata della vita e degli uomini. In un’antologia delle più belle pagine del pensatore tedesco, Sossio Giametta ci presenta l’essenza di un pensiero ricco, radicalmente innovativo e incredibilmente fertile.

Consiglio a cura di Athanasius.

Pier Paolo Pasolini – Passione e ideologia

coverPassione e ideologia costituisce la massima e – nonostante le apparenze – la più organica espressione dell’attività critica di Pasolini. Al centro del volume sono le due ampie panoramiche dedicate rispettivamente alla poesia dialettale e alla poesia popolare italiane del nostro secolo; nella seconda parte, i saggi su figure di spicco della nostra letteratura: Pascoli, Gadda, Saba, Rèbora, Penna, Bertolucci, fino ad affrontare il problema dello sperimentalismo…

Luciano Canfora – La crisi dell’utopia. Aristofane contro Platone [Epub – Mobi]

cover“Nel corso delle feste Scire, un gruppo di donne, capeggiate da una di loro, Prassagora, particolarmente dotata di carisma e capace di pilotare un gruppo bene organizzato e proteso all’azione politico-assembleare, ha deciso di partecipare ai lavori dell’assemblea popolare. Naturalmente in quanto donne non potrebbero, perché la democrazia ateniese, come ogni società premoderna, è maschiocentrica. Perciò si travestono da uomini, con barbe, mantelli e sandali adeguati al ruolo.” Questo libro ha al centro una commedia di Aristofane il commediografo, irriducibile a schemi preconcetti e a schieramenti partitici. La sua commedia, Le donne all’assemblea, ha di mira un progetto di riforma radicale della società che trova rispondenza con sorprendente puntualità nel nucleo più audace della Repubblica di Platone. Nella commedia, Aristofane ridicolizza l’idea che si possano mettere in comune le ricchezze e le relazioni sessuali; al contrario Platone ne fa l’oggetto di uno dei suoi dialoghi più importanti e influenti. È un conflitto paradigmatico sull’utopia, sulla possibile costruzione dell’uomo nuovo, sulla realizzabilità di un assetto sociale totalmente innovativo, fondato – secondo l’intuizione platonica sulla proprietà collettiva, o meglio sulla negazione della proprietà, e sulla cancellazione dell’istituto familiare con tutto il suo carico di egoismi. Più in generale, su una palingenesi complessiva di cui l”uomo nuovo’ è o dovrebbe essere il risultato.

Giochino

Una cosa per sdrammatizzare un po’,  per chi arriva a 2048 c’è una sorpresa

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Chi otterrà il punteggio più alto ( e lo proverà tramite screenshot) avrà il diritto di chiedermi, nei limiti del possibile, la versione digitale di un libro a sua scelta.

EDIT 4/04/2014:

Il gioco si concluderà alla mezzanotte di Lunedì 7 aprile 2014.

EDIT 9/04/2014

Il vincitore è cardias con il punteggio di 21080.

Non ho capito bene… (forse è l’influenza)

 

lombrosoLa sinistra è oggi chiamata a riconoscere e a conoscere il movimento continuo delle nuove dinamiche sociali […] In Italia, più che altrove, la capacità della politica di saper distinguere le dinamiche sociali che interessano gli ultimi e gli esclusi, di saperle intrecciare per dare loro rappresentanza e, infine, di saperne governare il costante movimento per costruire per loro, e per tutti, un paese migliore, è il compito del Partito democratico.

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Giovani adulti e gioventù

All’indomani dell’insediamento del governo Giovane per eccellenza ripropongo sul blog questo contributo del filosofo Karel Kosìk:

[…] «Giovani adulti e gioventù. La gioventù si rivolta contro i padri, o perché nauseata dalle relazioni “patriarcali”, che le appaiono ossificate, non dignitose, limitate e vuole cambiarle, oppure fa provocatoriamente intendere essere giunto ormai il tempo in cui i “vecchi” si facciano da parte e lascino i loro importanti posti alla generazione che avanza. In ciò consiste la differenza tra i giovani adulti e la gioventù: questa apporta il cambiamento, i giovani adulti non conoscono gioventù, si limitano a maturare negli uffici, nelle funzioni, nella somiglianza ai propri padri che sono riusciti, ma hanno superato i limiti di età. I giovani adulti si augurano di maturare il più rapidamente possibile in situazioni già pronte e di stabilirsi in esse come nel proprio regno. Non affacciano alcuna nuova idea, non abbondano in immaginazione, ma sono ambiziosi e impazienti. Da qui i loro ripetuti appelli agli adulti; affidate alle nostre mani le vostre già avviate imprese.
Non conoscono il tormento della ricerca e del dubitare giovanili, non hanno incontrato la felicità della rivolta giovanile, la differenziazione, il disincanto. Dalla tenera età soffrono di saccenteria, gli piace ammaestrare, dinanzi a loro la realtà si dispiega come cosa data e utilizzabile. Ma con loro la sorte non è stata benigna: non ancora carichi di anni, sono vecchi anzitempo.
Il giovane adulto si sviluppa e matura in un ambiente già definito, con esso si identifica, non ne indaga la legittimità, a lui, giovane adulto, basta che sia proficuo e prometta un’ascesa vertiginosa o almeno garantita. »

(K. Kosìk, Un filosofo in tempi di farsa e di tragedia)