Sergei Dovlatov – Straniera [Pdf – doc – epub]

Nel commentare la pubblicazione di Straniera negli Stati Uniti, il grande scrittore della follia americana Kurt Vonnegut si felicitava per il miscuglio di cultura mentalità costumi e lingua scoperto e fermato sulla carta dall’opera di Dovlatov: ne aspettava anche gli importanti sviluppi, bloccati poi dalla scomparsa prematura dello scrittore russo. Ma di questo miscuglio – che è poi il frutto dell’innervarsi improvviso, a partire dagli anni Settanta, di fuoriusciti ebrei-sovietici (non necessariamente dissidenti, non necessariamente disperati, non necessariamente in cerca di fortuna e di occasioni), nel ventre della città di New York, a formare un paesaggio umano parzialmente autonomo e impermeabile lungo la Centottava Strada – un miscuglio che, almeno dalle pagine di Dovlatov, sembra nato per la letteratura, il lungo racconto Straniera è un bozzetto compiuto. Intorno alla casuale e libertaria vicenda di Marusja Tartarova (figlia di due papaveri della nomenklatura, emigrata per capriccio, abituata al privilegio, da tutti corteggiata, compagna di un innamorato e tempestoso ispanico) si inseguono i «giorni perduti» allegramente dei russi ebrei americani di più recente acquisto: schegge di una storia diversa in caduta libera nel pianeta del mercato e dell’efficienza. La storia – come Dovlatov cita l’inglese Walpole è commedia per chi è intelligente, tragedia per chi ha dei sentimenti. Straniera è uno sguardo dalla parte dell’intelligenza su una delle strane vicende della storia. 

Luciano Gallino – La lotta di classe dopo la lotta di classe [Pdf – Doc – Epub]

La caratteristica saliente della lotta di classe alla nostra epoca è questa: la classe di quelli che possiamo definire genericamente i vincitori sta conducendo una tenace lotta di classe contro la classe dei perdenti. Dagli anni Ottanta, la lotta che era stata condotta dal basso per migliorare il proprio destino ha ceduto il posto a una lotta condotta dall’alto per recuperare i privilegi, i profitti e soprattutto il potere che erano stati in qualche misura erosi nel trentennio precedente. Questo è il mondo del lavoro nel XXI secolo, così è cambiata la fisionomia delle classi sociali, queste sono le norme e le leggi volute dalla classe dominante per rafforzare la propria posizione e difendere i propri interessi. L’armatura ideologica che sta dietro queste politiche è quella del neoliberalismo, teoria generale che ha dato un grande contributo alla finanziarizzazione del mondo e che ha avuto una presa tale da restare praticamente immutata nonostante le clamorose smentite cui la realtà l’ha esposta. La competitività che tale teoria invoca e i costi che la competitività impone ai lavoratori costituiscono una delle forme assunte dalla lotta di classe ai giorni nostri. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle disuguaglianze, marcata redistribuzione del reddito dal basso verso l’alto, politiche di austerità che minano alla base il modello sociale europeo.

Luciano Gallino – Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi [Pdf – Doc – Epub]

Mega-macchine sociali: sono le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità. Esistono da migliaia di anni. Le piramidi dell’antico Egitto sono state costruite da una di esse capace di far lavorare unitariamente (appunto come parti di una macchina) decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito. Era una mega-macchina l’apparato ammini-strativo-militare dell’impero romano. Formidabili mega-macchine sono state, nel Novecento, l’esercito tedesco e la burocrazia politico-economica dell’Urss. Come macchina sociale, il finanzcapi-talismo ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona. Cosi da abbracciare ogni momento e aspetto dell’esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all’estinzione. Perché il finanzcapitalismo ha come motore non più la produzione di merci ma il sistema finanziario. Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro. In un crescendo patologico che ci appare sempre più fuori controllo.

Norman G. Finkelstein – L’industria dell’Olocausto. Lo sfruttamento della sofferenza degli ebrei [Pdf – Doc – Epub]

“L’Olocausto si è dimostrato un’indispensabile arma ideologica.” “L’anomalia dell’Olocausto nazista non deriva dall’evento in sé ma dallo sfruttamento industriale che è cresciuto attorno a esso.” “La campagna in corso dell’industria dell’Olocausto per estorcere denaro all’Europa in nome delle ‘vittime bisognose dell’Olocausto’ ha ridotto la statura morale del loro martirio a quella di un casinò di Montecarlo.” Sono solo alcune delle tesi provocatorie sostenute in questo libro da Finkelstein, ebreo americano e figlio di sopravvissuti allo sterminio, che in questo libro mette in discussione due dogmi: l’Olocausto è un evento storico unico ed è il punto culminante di un’odio irrazionale ed eterno dei gentili contro gli ebrei.

Jorge Luis Borges – Il libro di sabbia [Pdf – Doc – Epub]

Nel febbraio del 1969, a Cambridge, su una panchina davanti al fiume Charles, Borges incontra un uomo che ha la sua stessa voce e gli è più intimo di un figlio nato dalla sua carne. L’uomo è Borges ventenne, a Ginevra, seduto su una panchina davanti al fiume Rodano. Comincia così, con un vertiginoso ritorno al «vecchio tema del doppio» e alle atmosfere lucidamente visionarie degli scritti degli anni Quaranta, Il libro di sabbia, che raccoglie tredici, memorabili, racconti – cui se ne aggiungono qui, in appendice, altri quattro mai radunati in volume. Racconti di carattere fantastico. O forse sogni. O forse incontri con apparizioni spettrali: Ulrica, alta e lieve, labile riflesso di una saga nordica; una casa inconcepibile e il suo terrificante ospite; un vecchio, pallido e severo, venuto da un futuro dove si insegna l’arte di dimenticare. Ma anche incontri con oggetti da incubo, da cui paiono sprigionarsi il caos o la divinità: il disco di Odino, a un solo lato e invisibile, che un taglialegna strappa al re dei Secgens e poi cercherà invano; il diabolico libro di sabbia, che non ha né inizio né fine né centro né ordine, e infama e corrompe la realtà; le «tigri blu», pietruzze lisce e rotonde capaci di riprodursi e di minare la scienza della matematica. Incontri, tutti, destinati a «ramificarsi nell’ospitale immaginazione» di chi li legge, quasi fossero scaturiti, miracolosamente, dai suoi stessi sogni. «In questi esercizi da cieco» scrive Borges «ho voluto essere fedele all’esempio di Wells: la congiunzione di uno stile piano, a volte quasi orale, con una trama impossibile» – e il risultato è una prosa pacata ed essenziale, ma come non mai modulata e musicale.Apparso per la prima volta nel 1975, il Libro di sabbia raccoglie racconti scritti fra il 1971 e il 1975, mentre al periodo 1977-1980 appartengono quelli accolti nell’Appendice.

Jorge Luis Borges – Finzioni [Pdf – Doc – Epub]

Un falso paese scoperto in «un’enciclopedia pirata», Uqbar, e un pianeta immaginario, Tlön, «labirinto ordito da uomini» ma capace di cambiare la faccia del mondo; il Don Chisciotte di Menard, identico a quello di Cervantes eppure infinitamente più ricco; il mago che plasma un figlio nella materia dei sogni e scopre di essere a sua volta solo un sogno; l’infinita Biblioteca di Babele, i cui scaffali «registrano tutte le combinazioni possibili della ventina di simboli ortografici … cioè tutto ciò che è dato di esprimere: in tutte le lingue» e che sopravviverà all’estinzione della specie umana; il giardino dai sentieri che si biforcano; l’insonne Funes, che ha più ricordi di quanti ne avranno mai tutti gli uomini insieme; il perspicace detective Lönnrot, che risolve una serie di delitti grazie a un triangolo equilatero e a una parola greca, Tetragrammaton, e si condanna a morte; lo scrittore ebreo Jaromir Hladìk, cui Dio concede di portare a termine una tragedia in versi davanti al plotone di esecuzione tedesco, in un immoto istante che dura un anno.Sono i lemmi di un’enciclopedia illusoria e al tempo stesso, non diversamente da quella di Tlön, di arcana, irresistibile potenza. Un’enciclopedia che ha scompaginato le nostre certezze in materia di letteratura e che tuttavia sembra riflettere il nostro paesaggio interiore – come un’antica mappa che, riaffiorata d’improvviso alla luce, riveli segni e simboli inspiegabilmente familiari. Un’enciclopedia che, forse, avevamo già sognato. Finzioni (1944) giunse in Italia nel 1955, e la traduzione di Franco Lucentini fu la prima di un’opera di Borges. Ora, a distanza di quasi cinquant’anni, lo presentiamo in una nuova versione, che tiene conto delle varianti e delle aggiunte introdotte nella seconda edizione, del 1956: basterà ricordare che furono inclusi tre nuovi racconti – La fine, La setta della Fenice e Il Sud –, fra gli ultimi scritti da Borges prima della lunga pausa narrativa che si concluderà con Il manoscritto di Brodie.
NOTA BENE: L’edizione che comunemente si trova in internet è monca degli ultimi tre racconti, questa è quella integrale comprendente La fine, La setta della Fenice e il sud.

Jorge Luis Borges – Nove saggi danteschi [Pdf – Doc – Epub]

Di Dante, come di tanti altri scrittori, Borges si è dimostrato capace di dirci ciò che altrove non troveremmo, ma soprattutto di dircelo a partire da presupposti e angolature a lui solo accessibili. Orientata – come accenna il Prologo – da una sorta di «innocenza», la sua lettura della Commedia («il miglior libro scritto dagli uomini») muove infatti da dettagli, suggestioni, spunti immaginativi per proporre, attraverso molteplici riferimenti letterari, congetture spesso eccentriche e punti di vista esclusivi e personali. In queste pagine, degne dei migliori saggi di Altre inquisizioni, Borges intravede nell’ultimo viaggio di Ulisse «un occulto e intricato suicidio» simile a quello del capitano Ahab di Moby Dick; scopre nella Historia ecclesiastica gentis Anglorum di Beda il Venerabile visioni anticipatrici della Commedia, e nell’Aquila splendente del diciottesimo canto del Paradiso affinità col Simurg persiano; riflette sulla contraddittoria compassione di Dante per Francesca, e la spiega evocando il Raskol’nikov di Delitto e castigo e il grande e sfortunato amore per Beatrice, motivo nel quale riconosce la vera genesi dell’opera: «Morta Beatrice, perduta per sempre Beatrice, Dante giocò con la finzione di ritrovarla, per mitigare la tristezza; io personalmente penso che abbia edificato la triplice architettura del suo poema per introdurvi quell’incontro». In questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1982, Borges radunò scritti per lo più apparsi in giornali e riviste sul finire degli anni Quaranta; viene qui aggiunto nell’Appendice il testo di una conferenza sulla Divina Commedia tenuta nel 1977 al Teatro Coliseo di Buenos Aires.

Jorge Luis Borges – L’Aleph [Pdf – Doc – Epub]

Per molti lettori degli ultimi decenni L’Aleph è il libro dove scoprirono non solo un nuovo grande scrittore ma un nuovo modo di essere della letteratura. Fu una specie di folgorazione, che poi si trasmise al resto dell’opera di Borges. Intanto, i titoli di alcuni di questi racconti – dallo Zahir a Deutsches Requiem, dalla Ricerca di Averroè all’Immortale – entravano nella nostra geografia mentale come luoghi da sempre familiari e misteriosi, per non uscirne più. L’Aleph, la cui prima edizione è del 1949, viene qui riproposto nella ormai classica traduzione di Francesco Tentori Montalto e corredato da una Nota al testo e da un ampio e illuminante saggio di Tommaso Scarano.

Jorge Luis Borges – Il manoscritto di Brodie [Pdf – Doc – Epub]

Due fratelli, violenti e solitari, vivono chiusi nel cerchio di un rapporto esclusivo. Quando scoprono di essere innamorati della stessa donna, non esitano a sbarazzarsi di lei e di un sentimento che li umilia per tornare alla loro vecchia vita di uomini tra uomini. Con questo laconico capolavoro, L’intrusa, si apre la raccolta di racconti (ingannevolmente) «lineari» e «realisti» che un Borges ormai settantenne volle scrivere all’insegna del giovane Kipling. Racconti popolati di guappi sfrontati, cuchilleros, picchiatori di partito, armi che tornano a colpire dopo la morte dei loro gauchos (perché nel ferro «dormiva e stava in agguato un rancore umano»), contadini di ancestrale ferinità, sanguinosi duelli post mortem e delicati duelli intellettuali – capaci, sempre, di bruciare in un breve attimo di verità la vita di un uomo –, e insieme segretamente intessuti dei simboli e dei motivi ben noti ai lettori di Borges: come nello swiftiano racconto che dà il titolo alla raccolta, dove il rapporto di un missionario scozzese ci proietta nel paradossale mondo degli Yahoos. «L’età ormai avanzata» dice del resto l’autore nel Prologo «mi ha insegnato la rassegnazione di essere Borges». La prima edizione del Manoscritto di Brodie risale al 1970.

Jorge Luis Borges, Margarita Guerrero – Manuale di zoologia fantastica [Pdf – Doc]

Con la consueta, grandiosa leggerezza, l’autore argentino ci guida, sbalorditi, in una visionaria ricognizione: i mostri che, in ordinata successione, popolano queste pagine, fanno parte del patrimonio di conoscenza delle civiltà occidentali e orientali, e si incontrano tanto nei classici che nella tradizione orale. Si apprenderà, ad esempio, dell’agnello vegetale della Tartaria, detto anche borametz, del simurg, uccello immortale che nidifica tra i rami dell’Albero della Scienza. Si parlerà del cane Cerbero, del mirmicoleone, ma anche della Scimmia dell’inchiostro o del centoteste e cosí via. Il lettore potrà indagare da solo la veridicità di queste creature, e il senso profondo delle metafore.