Augusto Del Noce – Verità e ragione nella storia. Antologia di scritti [Pdf – Doc – Epub]

 
L’antologia offre una panoramica del pensiero di Augusto Del Noce (1910-1989) attraverso una scansione in quattro parti, ciascuna delle quali dedicata a un tema nodale: l’ateismo come problema dell’età moderna, compimento e dissoluzione del marxismo, il momento fascista della secolarizzazione, secolarizzazione, nichilismo e cristianesimo. La scelta dei testi documenta il metodo di indagine di Del Noce, caratterizzato da una analisi minuziosa di questioni storiografiche, sostenuta sempre da un’elaborazione teoretica profonda e originale. Secondo Del Noce la ragione può attingere le questioni metafisiche ultime solo attraverso la storia. Su questo sfondo il pensiero del filosofo piemontese anticipa alcune delle questioni di massima attualità per il pensiero, quali la possibile dissoluzione della società opulenta, della struttura democratica dalla polis nichilista e i possibili nuovi totalitarismi dovuti all’elusione delle questioni fondamentali della verità e della libertà. Lo sforzo della lunga ricerca di Del Noce fu quello di mostrare come il nichilismo sia l’esito inevitabile del razionalismo, ma non rappresenti il destino dell’Occidente: nel momento del suo compiersi esso svela anche la sua natura dogmatica e apre la via a una riconsiderazione critica della forza e della bontà per l’uomo della tradizione cristiana. 
 

Luciano Canfora – La democrazia. Storia di un’ideologia [Pdf – Doc – Epub]

Democrazia: un’idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla Rivoluzione inglese a quella francese, dalla prima guerra mondiale alla guerra fredda, dal crollo del Muro di Berlino alle elezioni in Iraq. In pagine tese, di critica serrata alla storia del Vecchio Continente, Luciano Canfora ripercorre i secolari tentativi di dare attuazione al cosiddetto ‘potere del popolo’ e mette in luce, allo stesso tempo, gli antidoti che a questa istanza sono stati opposti dalle élites che di volta in volta hanno costruito la legittimazione elettorale del loro potere.

Luciano Canfora – Il mondo di Atene [Pdf – Doc – Epub]

Da oltre duemila anni, Atene rappresenta molto più che una città nell’immaginario occidentale. Il secolo compreso tra le riforme di distene (508) e la morte di Socrate (399) è diventato modello universale, insieme politico e culturale. Politico perché si ritiene che ad Atene sia stata inventata la democrazia, cioè il regime istituzionale e di governo oggi più diffuso nel mondo. Culturale perché ad Atene fiorirono filosofia, storia, teatro, letteratura, arte e architettura che ancora oggi consideriamo riferimenti obbligati. “Il mondo di Atene” riporta la città alla sua storia, incrinando la sua immagine idealizzata e restituendocela così come emerge dalla ricchezza delle fonti contemporanee. Luciano Canfora smonta la macchina retorica su Atene, dimostrando che i critici più radicali del sistema furono proprio gli intellettuali ateniesi. Eventi centrali dell’intera narrazione sono la parabola dell’impero marittimo ateniese sconfitto da Sparta, la lacerazione che esso determinò nel mondo greco fino a coinvolgere il regno di Persia, la rinascita dell’impero nella medesima area geo-politica, la sua crisi e l’esito inedito, rappresentato dal trionfo dell’ideale monarchico realizzato dall’egemonia macedone. 

Vladimir Pozner – Tolstoj è morto [Pdf – Doc]

Nella notte fra il 27 e il 28 ottobre 1910 l’ottantaduenne Lev Tolstoj abbandona moglie e figli e si mette in viaggio, in incognito, su un vagone ferroviario di seconda classe. Ma un malore lo costringe a fermarsi nella stazioncina di Astapovo: un minuscolo villaggio sperduto nell’immenso impero russo, che in poche ore diventerà il centro del mondo. Sotto lo sguardo vigile delle forze di polizia (preoccupate che la morte dell’«amico del popolo» possa essere pretesto di disordini) e quello «materno» della Chiesa ortodossa (che non perde la speranza di veder tornare a lei il grande scomunicato), ad Astapovo affluiranno giornalisti, fotografi e cineoperatori, oltre agli amici e ai familiari di Tolstoj (arriverà anche la moglie Sof’ja, ma al malato verrà taciuto, né a lei sarà concesso di vederlo). Per sei giorni – sei giorni che tengono il mondo con il fiato sospeso – la stampa renderà noti i minimi dettagli della vicenda: Tolstoj morirà, come si direbbe oggi, in diretta, e per la prima volta un evento privato diventerà pubblico. Sin dai mesi successivi alla sua morte (e ancora oggi) sono state scritte migliaia di pagine con l’intento di ristabilire la «verità» sulla fine di Tolstoj e sulle ragioni della sua fuga. Il libro di Vladimir Pozner recide di netto il nodo delle contrastanti versioni tornando ai nudi fatti, ricostruiti sulla base di un corpus sterminato di documenti inediti (dispacci telegrafici, articoli, rapporti di polizia, bollettini medici), che si alternano a stralci dalle lettere e dai diari di Tolstoj e della moglie, nonché da altri testi (memorie, saggi, opere letterarie), in un incalzante «montaggio» narrativo (così definiva lui stesso questo nuovo, e audace, genere letterario) dal taglio decisamente cinematografico. Una pièce tragicomica a cui ogni particolare aggiunge precisione e brillantezza.

Jacques Derrida – Spettri di Marx. Stato del debito, lavoro del lutto e nuova Internazionale [Pdf – Doc]

NOTA BENE: Vista la natura del libro, è pressoché certo che ci siano errori e mancate correzioni. Vi prego di segnalare in particolar modo quelle sviste che dovessero pregiudicare la comprensione del testo. Nel caso provvederò a farne una seconda versione.
Edit:  Inserito formato pdf Scan

Edit n.2: Inserito formato Epub corretto

Natjus

Alessandro De Roma – Vita e morte di Ludovico Lauter [Pdf – Doc – Epub]

Milioni di copie vendute e una fama planetaria come inventore di straordinarie macchine narrative, ma nessuno conosce bene passaggi e trascorsi della fortuna di Ludovico Lauter. Ora non si sa nemmeno che fine abbia fatto, il più grande scrittore di tutti i tempi, sparito di colpo dalla circolazione al colmo della notorietà. Eppure un mediocre romanziere di provincia si dispone a scriverne la biografia. Per lui, sulla soglia dei sessanta, dopo libri insipidi per conto di editori svitati e profusione di colonne su rotocalchi femminili, è forse l’occasione di un riscatto. Mollare tutto, salire su una nave per la Sardegna, isolarsi in una casa sulla scogliera, con scenari di autunno incipiente, sembrano condizioni ideali all’impresa. D’altronde, lui lo sa che in quell’isola Lauter ci è nato e sulla vita del Maestro sembra maneggiare notizie di prima mano. Quindi scrive. Scrive di Ludovico nato da Hermann il tedesco triste e una svagata ragazza isolana che ha visioni profetiche, nella Cagliari squassata dai bombardamenti americani. Scrive dell’adolescenza romana, degli anni universitari a Bologna, di viaggi in Germania in cerca di origini. Poi scrive della piena e fulminea affermazione letteraria a Milano, e poi ancora di un appartamento newyorkese, ultima residenza nota del Maestro, officina di invenzioni romanzesche e laboratorio di nevrosi. L’inverno intanto illividisce il mare di fronte alla casa sulla scogliera, intorno la pineta deserta fra le ville in disarmo…

Giulio Cesare Vanini – Morire allegramente da filosofi. Piccolo catechismo per atei [Pdf – Doc Epub]

Giulio Cesare Vanini fu giustiziato per ateismo a Tolosa il 9 febbraio 1619. Diciannove anni dopo Giordano Bruno. Gli strapparono la lingua, lo impiccarono alla forca e infine lo bruciarono sul rogo. In punto di morte esclamò con fierezza: “Andiamo, andiamo allegramente a morire da filosofo”. Aveva solo 34 anni. La sua figura, tornata in auge mezzo secolo fa, ha goduto in passato di una grande popolarità. Di lui si è detto di tutto, nel bene e nel male. Anche che fosse l’Anticristo. In realtà fu solo un filosofo. Un filosofo “più facile da bruciare che da confutare” (A. Schopenhauer). Questo “Piccolo catechismo per atei”, che raccoglie ed isola per la prima volta le sue idee filosofiche più ardite e le sue arguzie più impertinenti, rappresenta la prima introduzione sistematica alla vita, al pensiero ed alle opere di Giulio Cesare Vanini.

Ernst Jünger – Nelle tempeste d’acciaio [Pdf – Doc]

Ernst Jünger partecipò alla Prima guerra mondiale con i gradi di sottotenente della Wehrmacht. Il suo comportamento in prima linea lo rese leggendario: ferito quattordici volte, ricevette numerosi riconoscimenti al valore, compreso il più alto, l'”Ordre pour le mérite”. Portava sempre in tasca un taccuino su cui fissava con precisione gli avvenimenti. Da quelle note, in seguito all’insistenza del padre, si persuase a trarre un libro che avrebbe dovuto intitolarsi “Il rosso e il grigio”, in omaggio all’amato Stendhal e ai colori mesti e uggiosi della guerra in trincea. Jünger preferì alla fine l’immagine tratta da un poema medioevale islandese. Oggetto di ambigui entusiasmi negli anni Venti e Trenta, le “Tempeste” appaiono oggi la più agghiacciante testimonianza sulla Grande guerra e l’espressione già perfetta della sovrumana capacità di osservazione di Jünger e della prosa fredda e cristallina che egli ha forgiato. 

Ernst Jünger – Irradiazioni. Diario 1941-1945 [Pdf – Doc]

Giovanissimo ufficiale durante la prima guerra mondiale, Junger viene richiamato alle armi nel ’39. Sull’esperienza della seconda guerra mondiale costruisce un libro-testimonianza: Irradiazioni. Sotto lo sguardo dell’autore passano tutti i personaggi di questa tragedia: i colti ufficiali dissidenti e gli uomini di regime, intellettuali come Carl Schmitt e letterati come Cocteau, primattori della catastrofe e complici ottusi, generali impegnati sul fronte orientale e generali in ozio a Parigi. E un’infinità di vicende, che tutte si fondono nell’infiammato finale: l’arrivo dei primi carri americani a Kirchorst, accompagnato dalle ultime parole del diario: “Non ci si può più riavere dopo una tale sconfitta”.