Robert Reininger – Nietzsche e il senso della vita [LDB]

Un saggio (tradotto da Evola e pubblicato una sola volta, nel 1971, dall’editore Giovanni Volpe grazie all’intervento di Gianfranco de Turris) che si distingue nella vasta letteratura riguardante Nietzsche per due punti. Anzitutto perché considera il contenuto “etico” dell’opera del filosofo. Poi perché sottolinea il contributo che egli ha dato per la conquista di un senso della vita e per la condotta personale dell’uomo odierno. Un uomo che si trova di fronte alla crisi di tutti i valori, che ritiene irreversibili i processi che hanno provocato tale crisi e che, allontanatosi ormai dal sacro e dalla tradizione, è da solo, in una pericolosa libertà.

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Giuliano Imperatore – Lettere e discorsi. Testo greco a fronte [LDB]


Poche figure, nel corso della storia, hanno alimentato odi e passioni alla pari di Flavio Claudio Giuliano, l’imperatore apostata dal cristianesimo. Abile generale e fine letterato, filosofo e homo religiosus, egli è stato il princeps venerandus di Ammiano, il “Dragone” e il “Comune Nemico” di Gregorio di Nazianzo; personalità come Lorenzo il Magnifico, Voltaire, Merežkovskij, Vidal hanno subìto il suo fascino. Ma chi fu veramente Giuliano? Il persecutore della Chiesa, il sognatore nostalgico di un mondo ormai scomparso, il mistico barbuto in perenne conversazione con gli dèi? I testi raccolti nel presente volume – per la prima volta insieme, le Lettere e i Discorsi dell’ultimo dei costantinidi – lasciano emergere la voce dell’imperatore, al di là di tutte le deformazioni cui è stata sottoposta nel corso dei secoli. Dalle missive private ai rescripta alle città, dai panegirici ai pamphlet polemici, alle operette satiriche e agli inni teologici, tutti gli elementi dell’affaire Julien sono presentati al lettore – con l’ausilio di un puntuale commento storico-filosofico aggiornato alla luce degli studi più recenti – come altrettanti tasselli di un gigantesco puzzle: quello di un complesso e ambiziosissimo progetto di restauratio dell’Impero, concepito dal princeps con un’ampiezza di visione maturata attraverso lo studio della filosofia greca e un pragmatismo politico tutto romano. In una società dominata dalla novità del cristianesimo, Giuliano continua a guardare alla tradizione ellenica in cui legge, cultura e religione sono strettamente associate: esse sole, a suo giudizio, possono assicurare la sopravvivenza eterna di un glorioso patrimonio di civiltà.

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Salvatore Toma – Poesie (1970-1983)

Immagine

Salvatore Toma nasce l’11 maggio 1951 a Maglie, in provincia di Lecce. Inizia a scrivere fin da giovanissimo, pubblicando le sue prime raccolte, da tempo introvabili, presso case editrici minori. Negli anni Ottanta la sua poesia inizia a circolare presso un pubblico più esteso grazie all’interessamento di Maria Corti, che dopo averne promosso la pubblicazione su «Alfabeta», curerà l’antologia Canzoniere della morte, uscita postuma nel 1999, divenendo rapidamente un caso letterario. Muore a trentacinque anni, il 17 marzo del 1987, dopo un breve ricovero presso l’ospedale di Gagliano del Capo. «L’età in cui muoiono i grossi poeti» – scrisse il suo sodale Antonio L. Verri. Nel presente volume si raccolgono le sei opere poetiche edite in vita: Poesie. «Prime rondini» (1970), Ad esempio una vacanza (a Babi) (1972), Poesie scelte (1977), Un anno in sospeso (maggio 1977-luglio 1978) (1979), Ancóra un anno (1981), Forse ci siamo (1983).

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Charles-Augustin Saint-Beuve – Ritratti

I ritratti di Sainte-Beuve, che si ripropongono al pubblico dopo tanti anni di assenza sul mercato librario italiano, sono un’ampia scelta delle Conversazioni del lunedì (Causeries du lundi) raccolta di articoli pubblicati in undici volumi dal 1851 al 1862, e dei Nouveaux lundis (tredici volumi, 1863-1870) che li seguirono. Essi rappresentano il più importante e significativo lavoro critico dell’epoca, una vera e propria tappa della critica letteraria. Dai saggi più importanti si avverte l’interesse del critico per i grandi autori ricchi di spiritualità e di sentimento, ma anche di contraddizioni «umane», anche se non mancano rivalutazioni importanti di scrittori di secondo piano. Ogni autore è studiato, — con un metodo che l’autore assimilava alla storia naturale, — al di là delle sue opere, nella sua psicologia, nella sua epoca. Esemplari sono le pagine su Voltaire, Courier, Pascal, Goethe, la signora di Staël, Balzac.

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Clemente Rebora – Arche di Noè. Le prose fino al 1930 [LDB]

Immagine

Per la prima volta le prose dell’autore, comparse su riviste del primo Novecento, sono raccolte e commentate. Anche in esse l’impegno letterario è fortissimo e non meno che nelle sue liriche il poeta si mostra isolato, poi addirittura avverso alla cultura insipida, ma profondamente partecipe delle crisi epocali e dei drammi individuali.

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Alfredo Giuliani – Le droghe di Marsiglia [LDB]

Immagine

A Marsiglia, Walter Benjamin fumava hascisch e delirava, felice e malinconico; a Marsiglia, Sade somministrava confetti afrodisiaci di cantaride a quattro prostitute che poi lo avrebbero accusato di averle fustigate, sodomizzate e avvelenate. Ma la droga di cui entrambi fecero maggiore uso è un’altra: quella della letteratura come «adultero intruglio di tutto».
Per aiutarci a viaggiare all’interno di questa specie di letteratura, seguendo itinerari imprevedibili, contorti, eppure astutamente ragionati, Giuliani ci offre, con questo libro, una guida preziosa.
In breve: è un diario appassionante di letture che non hanno potuto evitare di diventare scritture, che hanno spinto un critico-scrittore a quell’esercizio non ben delimitabile né regolabile che è la critica in rapporto a quell’entità ‘mostruosa’ in cui riconosciamo l’essenziale e l’indispensabile della letteratura moderna.

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Luce D’Eramo – Partiranno [LDB]

Immagine

Roma, metà degli anni ottanta. Un agente dei Servizi segreti italiani viene incaricato di indagare su alcuni sospetti ospitati da una zoologa, Paola Rodi. Trafuga quaderni di appunti e scopre che negli anni sessanta sono atterrati dal pianeta Nnoberavez tre alieni in apparenza simili ad animaletti, in realtà provenienti da una civiltà molto evoluta e diversissima. Da allora sono protetti da un piccolo gruppo di umani con cui hanno stretto intensi rapporti. Parte una caccia all’extraterrestre, che nel cuore della Guerra fredda coinvolge, oltre ai Servizi segreti italiani, la Cia e il Kgb – decisi ognuno a sfruttare la scoperta. Lo straniamento degli umani visti dagli alieni, e quello degli alieni visti dagli umani, genera ribaltamenti, struggenti intuizioni e situazioni tragicomiche, in un racconto temerario e avvincente. Scrive il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi nella sua introduzione: “Siamo su un piccolo pianeta, a risorse limitate, quasi come una gigantesca astronave che viaggia nello spazio. Dell’immenso cosmo che ci circonda non abbiamo che barlumi di conoscenza, ma sappiamo ormai che la vita sulla Terra è un sistema complesso, in cui l’uomo non è più un parametro assoluto, se non vuole rischiare l’estinzione lui stesso, o sopravvivere su un pianeta desertificato. Ma quest’evidenza stenta a diventare coscienza collettiva, convinzione profonda che determina le scelte quotidiane. Partiranno è il primo romanzo dell’era spaziale, impregnato della coscienza di cosa comporti il nostro accanirci a esistere, sospesi al margine di una galassia, tra migliaia di galassie che ruotano nel vuoto”.

 

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Nancy Fraser – Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunità e il pianeta [LDB]

Immagine

‘Capitalismo cannibale’ è l’espressione che usa Nancy Fraser per definire il sistema sociale che ci ha portato a questo punto. La metafora del cannibale è calzante per l’analisi della società capitalista caratterizzata da una frenesia alimentare istituzionalizzata in cui il piatto principale siamo noi. Ma Fraser precisa e amplia anche la parola ‘capitalismo’ che, a suo giudizio, designa un ordine sociale che consente a un’economia orientata al profitto di predare i supporti extra-economici di cui ha bisogno per funzionare: la ricchezza espropriata dalla natura e dai popoli assoggettati; le molteplici forme di lavoro di cura, cronicamente sottovalutate quando non del tutto disconosciute; i beni e i poteri pubblici che il capitale richiede e allo stesso tempo cerca di limitare; l’energia e la creatività delle persone che lavorano. Per questa ragione la parola capitalismo non si riferisce a un tipo di economia, ma a un tipo di società: quella che autorizza un’economia ufficialmente designata ad accumulare valore monetizzato per gli investitori e i proprietari, mentre divora la ricchezza non economizzata di tutti gli altri. Come l’uroboro che si mangia la coda, la società capitalista è pronta a divorare la sua stessa sostanza.

 

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

Józef Czapski – La terra inumana [LDB]

Immagine

14 agosto 1941: a meno di due mesi dall’ag­gressione tedesca dell’Unione Sovietica, e solo due anni dopo la sottoscrizione del patto Molotov-­Ribbentrop – che in un «pro­tocollo segreto» aveva stabilito la sparti­zione della Polonia –, a fronte della mi­naccia nazista viene firmato l’accordo mi­litare fra Stalin e Sikorski per la costituzio­ne, sul territorio dell’URSS, di un’armata polacca composta da soldati in preceden­za fatti prigionieri dai sovietici e deportati. All’inizio di settembre Józef Czapski, che ha servito come ufficiale nell’esercito po­lacco ed è stato internato dapprima a Sta­robel’sk e poi a Grjazovec, viene dunque liberato insieme ai suoi compagni dopo «ventitré mesi dietro il filo spinato». È l’i­nizio di un’odissea che porterà Czapski ad attraversare l’intera Unione Sovietica – e gli eventi più estremi del secolo scorso – con l’incarico di indagare sui quindicimila pri­gionieri polacchi che sembrano scomparsi nel nulla (e che verranno in parte rinvenu­ti, nel 1943, nelle fosse comuni di Katyn’). Un’odissea qui raccontata in presa diretta e in ogni – spesso sconvolgente – detta­glio: dall’esodo in condizioni disumane di militari e civili alle atroci testimonianze dei reduci dai campi, dall’incontro con il ca­po della Direzione centrale dei lager («pa­drone della vita e della morte di qualcosa come venti milioni di persone») ai contat­ti con le popolazioni. Esperienze che, per Czapski, diventano anche «una lenta, quo­tidiana iniziazione all’immensità della mi­seria umana».

 

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole

William S. Burroughs – Junky

Immagine

Era dai tempi delle Confessioni di un mangiatore d’oppio di de Quincey che un cono di luce così livida, spietata, non cadeva sulla terra desolata battuta dal tossicodipendente. Burroughs, che tossicodipendente lo è stato a lungo, impenitente e irredento, cerca qui la nostra complicità, ci invita nel mondo criminale mettendo a nudo il nostro voyeurismo, ci attira, ci porta dove vuole finché siamo costretti a domandarci: da che parte stiamo? Dov’è la linea che separa legalità e criminalità? E prima ancora: chi è a tracciarla? Junky è l’unica storia trasparente di Burroughs, lucida, tesa, asciutta, anche se in queste confessioni si incontrano formule e immagini che per forza visionaria adombrano episodi e figure dei romanzi a venire. È come leggere due libri simultaneamente, l’uno insolitamente diretto per uno come lui, l’altro complesso, tortuoso, ingannevole. E le due maschere si danno di continuo e impercettibilmente il cambio sul volto sempre sfuggente, misterioso, magnetico dell’autore.

 

per accedere all’archivio entrare nella chat Online discord. Servono pochi secondi, di seguito il link di invito

LINK DISCORD

una volta entrati nella chat, seguite le istruzioni del canale #benvenuto-e-regole