Nel 1828 un giovane sconosciuto comparve in una piazza di Norimberga. Il ragazzo rifiutò cure e cibo, nutrendosi a lungo solo di acqua e pane nero, incapace di parlare e tanto meno di leggere e scrivere. Fu un caso di cronaca misterioso, su cui si accese la fantasia popolare al punto che il ragazzo venne nominato “il fanciullo d’Europa”. Lord Stanhope si interessò a lui e nel 1832 lo mandò ad Ansbach per completare gli studi, ma lì venne assassinato in circostanze sospette pochi anni dopo, continuando così ad alimentare il suo mito. Il mistero di Caspar Hauser fu a tal punto clamoroso che stimolò la fantasia letteraria negli anni a venire, fornendo materia prima a romanzi, saggi, ricerche e film. Molti ipotizzarono che fosse un principe della famiglia regnante nel Baden, vittima di oscuri intrighi dinastici; altri pensarono a lui come a un impostore. Wassermann abbracciò la tesi del principe e la pose al centro della sua finzione letteraria per scrivere questo straordinario romanzo, paragonato al Candido di Voltaire e a L’idiota di Dostoevskij.
Jakob Wassermann – Caspar Hauser o l’inerzia del cuore
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