Slavoj Žižek – Vivere alla fine dei tempi [Pdf – Doc – Epub]

Non c’è più alcun dubbio: il capitalismo si sta avvicinando ai suoi ultimi giorni. I quattro cavalieri che annunciano la ventura Apocalisse sono secondo Slavoj Zizek: la crisi ecologica globale; i gravi squilibri del sistema economico-finanziario; la rivoluzione biogenetica; le esplosive fratture sociali. Ma se per molti la crisi del capitalismo è Armageddon tout court, in che modo la società occidentale sta vivendo il “tempo della fine”? Nello stesso modo in cui si vive un lutto, ovvero, secondo il classico modello psicoanalitico, attraverso le cinque fasi della negazione (nel nostro caso, ideologica), la rabbia, la contrattazione (con il ritorno della critica dell’economia politica), la depressione (ovvero, nei termini di Zizek, la nascita del “Cogito Proletario”) e infine l’accettazione: ciascuna di esse costituisce una parte del libro. Solo attraversando questi momenti potremo fare della crisi la possibilità reale, concreta di un nuovo inizio, il viatico per la fondazione della società futura. Per dirla con Mao Zedong: “Grande disordine sotto il cielo: la situazione è eccellente”.

Slavoj Žižek – La fragilita dell’assoluto (ovvero perché vale la pena combattere per le nostre radici cristiane) [Pdf – Doc – Epub]

Con questo articolato ed energico contributo al dibattito filosofico e politico contemporaneo, Slavoj Zizek – attraverso una prosa elettrica e vivace, contraddistinta dai suoi proverbiali e numerosissimi riferimenti alla cultura popolare e al cinema – si scaglia contro le banalizzazioni con cui oggi giorno si guarda ai fenomeni sociali e culturali, recuperando in chiave emancipatrice uno dei punti qualificanti della nostra tradizione culturale occidentale: il cristianesimo. Grazie a una riconsiderazione del messaggio di san Paolo, riletto anche nella prospettiva di Alain Badiou, Zizek cerca di ricapitolare i momenti di “fragilità” che attraversano la nostra esperienza, quando questa si converte a una forma di desiderio inteso come atteggiamento positivo verso la realtà e la sua verità, al di là di ogni possibile mistificazione. Zizek sorprende il lettore a ogni riga perché si scaglia contro ogni conformismo intellettuale, contro ogni convenzionalità interpretativa, e contro ogni posizione politicamente corretta. Questo libro ne è un esempio perfetto. Ricominciare a parlare della radicalità sovversiva del pensiero cristiano, recuperando – attraverso il grimaldello della psicanalisi, da Freud a Lacan – il filo rosso che lo lega al marxismo, è un gesto che può fornire strumenti di analisi più aderenti alla complessità del tempo che abitiamo.

Slavoj Žižek – Benvenuti in tempi interessanti [Pdf – Doc – Epub]

“Che tu possa vivere in tempi interessanti!” è una maledizione attribuita ai cinesi, tanto più sottile perché si nasconde dietro la maschera di una benedizione. Zizek la rivolge ai filosofi radicali novecenteschi e agli accademici di sinistra di oggi, che si scaldano il cuore al fuoco di rivoluzioni lontane, mentre possono continuare a godere dei declinanti comfort del nostro sistema democratico. Bene, dice loro Zizek, ora avete ottenuto ciò che volevate, perché la catastrofe è in atto e ci siamo trovati proiettati in “tempi interessanti”: la crisi del capitalismo ormai divenuta permanente. Con un originale misto di filosofia e cronaca, Zizek ci mette di fronte l’incapacità dell’Occidente di uscire dall’inazione, e per farlo utilizza gli argomenti più vari: dallo sviluppo del cloud computing alle ambiguità di WikiLeaks, dal disastro petrolifero del Golfo del Messico alla crisi del vulcano islandese, dalle riforme universitarie alle vere e false versioni del fondamentalismo religioso, dalle ragioni del fallimento del comunismo novecentesco al perché la Cina sia uno dei pochi paesi in grado di reagire prontamente alle crisi del capitalismo. La sfida che Zizek ci rivolge è chiara: occorre ripoliticizzare l’economia, respingere l’illusione che sia possibile rispondere alla crisi senza rivoluzionare il sistema vigente.

Slavoj Žižek – Benvenuti nel deserto del reale. Cinque saggi sull’11 settembre e date simili [Pdf – Doc – Epub]

Quando Neo, il protagonista di Matrix, viene scollegato dal megacomputer che lo teneva prigioniero e lo illudeva di vivere nel mondo, Morpheus, il capo della resistenza, lo accoglie in un paesaggio di rovine bruciate: “Benvenuto nel deserto del reale!”.  La stessa accoglienza riserva uno dei filosofi più provocatori di oggi al lettore che voglia conoscere la sua riflessione sugli eventi dell’11 settembre. Rovesciando l’interpretazione comune che vede in questa tragica data il prepotente ingresso della “realtà vera” nella nostra quotidianità troppo spesso fatta di televisione e immaginazione mediatica, Slavoj Zizek sostiene in modo convincente che il crollo delle torri sia piuttosto la realizzazione di una fantasia distruttiva originata e costantemente alimentata da tanta cinematografia e letteratura catastrofista americana, qualcosa che finora avevamo solo immaginato con terrore. Questa materializzazione del peggiore dei nostri incubi è per Zizek psicologicamente molto più difficile da elaborare di qualunque “ritorno alla realtà”. E proprio perché la fantasia è diventata realtà, e perché tale realtà ci risulta insopportabile, ci siamo inventati una sua forza mediatica, continuando a guardarne la riproduzione televisiva, quasi a convincerci che non si trattava altro che di un ennesimo film.  Affiancando psicoanalisi lacaniana e idealismo hegeliano, citazioni di moralisti inglesi dell’Ottocento e battute fulminanti tratte dai film di Hollywood, Zizek stravolge il nostro modo di guardare a un evento che ha segnato in maniera indelebile la storia del XXI secolo.

Slavoj Žižek, Eric Santner – Odia il prossimo tuo. Il movente teologico dello scacchiere politico [Pdf – Doc – Epub]

Il rapporto tra amore e odio, personale e politico, amicizia e inimicizia, vengono decostruiti in questo dialogo a distanza tra Santner e Zizek, e nee vengono svelate implicazioni solitamente non dichiarate dalle letture pigramente universaliste che di queste coppie concettuali vengono convenzionalmente offerte. Il concetto di amore per il prossimo – rivisto da Santner attraverso una rilettura di Benjamin e Rosenzweig, e da Zizek demistificato – svela le proprie radicali implicazioni teologico-politiche, e costituisce una sfida per chi si ostini a porre questioni di teoria politica normativa all’interno dei codici rassicuranti imposti dagli universalismi e contrattualismi oggi in voga. Gli autori rammentano che non vi è politica che non sia teologia politica e propongono una rivoluzione concettuale che tolga ai nostri modi di pensare alcuni alibi collaudati.

Slavoj Žižek – Politica della vergogna [Pdf – Rtf – Epub]

Il potere, secondo Zizek, abita l’inconscio e struttura i comportamenti umani attraverso forme e dispositivi “osceni”: forme che restano fuori dalla scena ma agiscono in profondità, modellando la realtà e l’ordine simbolico. Le brutalità della dittatura e della democrazia, le menzogne della biopolitica di guerra e di pace, le pieghe delle strutture psichiche e i loro riflessi corporei sono i temi di questi sei testi capaci di passare da un argomento all’altro con scarti vertiginosi e di utilizzare materiali eterogenei tratti dalla psicanalisi, dalla letteratura, dal cinema, dalla filosofia, dalla politica e dalla cronaca. Il pensiero di Zizek esplora con la stessa lucida radicalità il problema dei migranti, le torture di Abu Ghraib, la violenza nascosta della teoria liberale, la straordinaria sintesi dell’ibrido cinese o, ancora, l’immaginario della vergogna attraverso i film di Chaplin e Lynch. Una “pop-filosofia” che apre nuove prospettive di conoscenza sul mondo contemporaneo e sulle strutture profonde che, a nostra insaputa, lo regolano.

Slavoj Žižek – Il segreto sessuale della Chiesa [Pdf – Doc – Epub]

E se la pedofilia fosse qualcosa di intrinseco al cattolicesimo? Qualcosa di interno alla sua organizzazione ecclesiale e, ancora prima, connaturata al suo apparato simbolico? Slavoj Zizek ha abituato i lettori ai suoi punti di vista provocatori: la pedofilia sarebbe il vero grande mistero della Chiesa, uno di quei segreti il cui funzionamento spietato e implacabile è consentito, forse, proprio dal fatto di essere in realtà visibile a tutti.

Roberto Calasso – K. [Pdf – Doc – Epub]

Di che cosa parlano le storie di Kafka? Dopo aver ricevuto innumerevoli risposte, la domanda continua a suscitare un sentimento di acuta incertezza. Sono sogni? Sono allegorie? Sono simboli? Sono cose che succedono ogni giorno? Le molte soluzioni che sono state offerte non riescono a eliminare il sospetto che il mistero sia rimasto intatto. Questo libro non si propone di dissipare quel mistero ma di lasciare che venga «illuminato dalla sua propria luce», come scrisse una volta Karl Kraus. Perciò prova a mescolarsi al corso, al tortuoso movimento, alla fisiologia di quelle storie, incontrando via via i quesiti più elementari. Come, per esempio: chi è K.?

Alberto Savinio – Casa «la Vita» [Pdf – Doc – Epub]

Savinio pubblicò nel 1943, subito dopo Narrate, uomini, la vostra storia, questo libro di racconti, che rappresenta in certo modo la summa della sua arte di narratore. Estraneo al clima della narrativa italiana di allora, Savinio è quanto mai congeniale al nostro gusto di oggi. Questi racconti, spesso terribili e comici, accennano fin dal titolo a quella che è l’allegoria fondatrice di Savinio: la vita come una casa ingombra di un invincibile bric-à-brac, folta di presenze ominose, che possono essere una poltrona o il busto impolverato di una divinità pagana. Vivere è attraversare, in una sorta di perpetua allucinazione, le stanze di questa casa, dove gli oggetti allusivi continuamente si moltiplicano. Nessuno ha indicato l’essenza di questi racconti con la precisione di Savinio stesso, in poche righe che si incontrano sulla soglia di questo libro: «Molti dei racconti contenuti in questo volume sono ispirati dal pensiero della morte… Questo persistente ritorno del tema morte non è avvenuto di proposito, sì per una necessità segreta che di nascosto mi ha forzato la mano. Io stesso ne ho stupito e non mi sono avveduto del fatto se non quando il fatto era già un fatto compiuto. Anche il nostro destino sembra talvolta essere stato alla scuola di Machiavelli. Tanto poco chiaramente noi conosciamo anche quello che generiamo noi stessi, ed esprimiamo dalla nostra anima, e formiamo con le nostre mani. Così almeno avviene a me. Sono forse altre generazioni più coscienti e controllate? È per questo felice stupore, per questo loro presentarsi inaspettate e nuove, per questo venirmi incontro come da un altro mondo, che prima di farsi amare da altri le mie opere si fanno amare da me; prima di divertire altri esse divertono me; prima che ad altri esse dicono a me che nel buio quale dietro a me si richiude esse rimangono ferme e formate di un fosforo immortale».

Peter Hopkirk – Il Grande Gioco. I servizi segreti in Asia centrale [Pdf – Epub]

Davanti al palazzo dell’emiro di Buchara, due uomini in cenci sono inginocchiati nella polvere. A poca distanza, due fosse scavate di fresco, e tutt’intorno una folla sgomenta, che assiste in un silenzio irreale. Non è certo insolito che l’emiro faccia pubblico sfoggio di crudeltà, ma è la prima volta che il suo talento sanguinario si esercita su due bianchi, e per di più servitori di Sua Maestà britannica.La scena non è stata scritta da Kipling, anche se di lì a poco la contesa fra russi e inglesi per i luoghi che oggi chiamiamo Turkmenistan, Tagikistan o Afghanistan avrebbe trovato, nelle pagine di Kim, un nome destinato a durare: Grande Gioco. È invece realmente accaduta una mattina di giugno del 1842, dando inizio a una vicenda che in questo celebre libro Peter Hopkirk ricostruisce nella sua fase più avventurosa, allorché gli ufficiali dei servizi segreti zarista e vittoriano valicavano passi fino allora inaccessibili, cartografavano valli inesplorate, raccoglievano informazioni dalle carovane di passaggio sulla Via della Seta, tramavano complesse alleanze con i khan della regione, rischiando a ogni mossa, come i loro epigoni attuali, di ridestare da un sonno millenario quelli che Chatwin chiama «i giganti addormentati dell’Asia centrale».Che le sorti del mondo dipendano da ciò che avviene in quella vasta zona è una percezione antica, oggi confermata quotidianamente da guerre, trame e agguati. Una storia, dunque, quanto mai utile da conoscere. Ma va aggiunto che nella fase raccontata nel Grande Gioco quella storia era anche il romanzesco allo stato puro – e sarà un intensissimo piacere per chi la ascolta. Molte sono le memorie e i documenti che ne compongono il mosaico, ma occorreva un maestro come Peter Hopkirk per farci seguire in tutte le sue ramificazioni questo strepitoso romanzo a puntate.Il Grande Gioco è apparso per la prima volta in Inghilterra nel 1990.