Sergio Solmi – Meditazioni sullo scorpione

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“Queste prose di varia materia e ispirazione, scritte dal 1925 a oggi e che hanno, stando all’avvertenza dell’autore, come filo unitario il loro carattere ambiguo, ‘oscillante tra l’asciuttezza dell’aforisma e il pieno abbandono del colore’, sono senza dubbio, per nitore formale e magia delle illuminazioni che le sorreggono, tra le pagine più belle donate in questi ultimi anni alla nostra letteratura. Bisogna pensare, come modelli, a certe prose di Valéry e di Alain … bisogna, inoltre, riferirsi a certe ‘variazioni’ di Borges per cogliere un esempio simmetrico di trasparenza linguistica e di calcolate distillazioni di contenuti fantastici e morali” (Domenico Porzio).