William Faulkner – Le palme selvagge

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Due storie narrate a capitoli alterni e che mai s’intersecano: quella dei due amanti che fuggono dalla società per chiudersi nel loro rapporto esclusivo e che nel tentativo d’interrompere una gravidanza finiscono con l’autodistruggersi; e quella del detenuto che durante la grande inondazione del Mississippi viene mandato in cerca di una partoriente aggrappata a un albero semisommerso, la trova, fa nascere il bambino, porta entrambi in salvo e poi, invece di darsi alla fuga, rientra nella monastica società del penitenziario.

William Shakespeare – Amleto

coverDalle scene alla pagina scritta. Per Cesare Garboli «recitare Amleto è impossibile. Luogo di tutti i teatri, principio e fine di ogni finzione». Amleto è un’opera che sembra contenere l’origine e l’essenza del teatro, il protagonista è un personaggio difficile da interpretare: «non basta essere attori. Bisogna essere Amleto». E tradurlo? Carlo Cecchi, quando decise di mettere in scena Amleto, non trovò una traduzione degna dell’originale e decise di commissionare a Cesare Garboli questa traduzione. Negli anni, insieme, ebbero modo di limarla durante le tante messe in scena dell’opera. Una traduzione agile e naturalissima, che varia con abilità i ritmi di recitazione. Nella quale affiora, come voleva Garboli, che Amleto «non può affrontare da eroe il suo destino e dirigerlo. Può solo subirlo».

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