Jean Luc Codraix – Guida filosofica del denaro

Guida filosofica del denaro

Racconto filosofico, umorismo, riflessione, parodia, solo alcuni degli ingredienti di questa originale guida del poeta francese Jean-Luc Coudray a un tema che occupa nelle nostre vite un ruolo talmente grande da passare quasi inosservato. Grazie a un linguaggio pieno di inventiva che unisce testo e vignette satiriche dello stesso autore, questo libro a metà tra la favola e l’invettiva ideologica, si trasforma in una meditazione geniale e divertente su un dio senza volto, reso invincibile dall’anonimato.

Robert e Edward Skidelsky – Quanto è abbastanza. Di quanto denaro abbiamo davvero bisogno per essere felici (meno di quello che pensi)

Quanto è abbastanza?

Che cosa intendiamo per “vita buona”? Quali e quantibeni devono esserci garantiti per poterla vivere?Queste domande nascono dalla generale incertezzasul futuro e dalla quotidiana difficoltà nel soddisfarebisogni in continua espansione, in un’epoca in cui ilcapitalismo economico-finanziario inizia a mostraretutte le sue contraddizioni: da un lato il culto del profittoe della ricchezza come valori universali, dall’altrola creazione, all’interno delle stesse società industrializzate,di enormi disparità di reddito e di sacchedi povertà mai conosciute prima.Robert Skidelsky, autorevole economista, e suo figlioEdward, docente di filosofia, riprendono la celebreprevisione di Keynes, rimasta irrealizzata, secondola quale in Occidente, all’inizio del Terzo millennio,avremmo avuto “abbastanza” per soddisfare tutte lenostre necessità lavorando non più di tre ore al giorno,e la utilizzano come spunto di riflessione per capirel’origine del nostro malcontento e trovarne il rimedio.Lo smisurato ampliamento della sfera dei bisogni,l’aumento delle ore di lavoro a scapito del tempo liberoe il conseguente abbassamento della qualità dellavita impongono un profondo cambiamento di prospettiva:non dobbiamo più chiederci che cosa serveper raggiungere il benessere, ma che cosa sia davveroil nostro bene. Attingendo alle lezioni della sociologia(da Weber a Veblen), al pensiero filosofico (Aristotelein particolare) e alle più intuitive teorie economiche(da Kaldor a Frank), gli autori mostrano come laricchezza non sia, e non debba essere, un fine in sé,bensì un semplice mezzo per vivere una vita buona, etratteggiano possibili forme di organizzazione socialeed economica diverse dall’attuale.

Felix Martin – Denaro. La storia vera: quello che il capitalismo non ha capito [Epub – Mobi]

CoverA poche settimane dall’inizio della più grave crisi globale degli ultimi decenni, nel novembre del 2008 la regina Elisabetta II, in visita alla London School of Economics, si rivolge agli eminenti economisti riuniti nell’antico e glorioso centro di ricerca interrogandoli sui motivi del disastro: com’era possibile che nessuno lo avesse saputo prevedere? Secondo Felix Martin, saggista ed economista britannico, la risposta al quesito della regina, tanto diretto e spiazzante da suscitare imbarazzo nel Gotha dell’economia mondiale, risiede in un enorme equivoco sulla vera natura del denaro. Tra le più grandi idee dell’uomo – fondamentale in ogni epoca della storia da quando le prime monete vennero coniate, nel cuore del Mediterraneo, oltre duemilacinquecento anni fa –, il denaro secondo Martin sarebbe, allo stesso tempo, l’invenzione più fraintesa. Da filosofi e sovrani antichi, così come da teorici, uomini della finanza e policy makers contemporanei. Il denaro non è affatto una cosa, un oggetto materiale dotato di un valore in sé, naturale e immutabile, bensì una tecnologia sociale, caratterizzata da una forte valenza politica: una serie di idee e procedure che organizzano quel che produciamo e consumiamo, oltre ai modi stessi in cui ci troviamo a convivere. Illuminante è l’esempio, con cui il libro si apre, di un modello d’economia alternativa come quello dell’isola di Yap, nell’Oceano Pacifico, riscoperto ai primi del Novecento da alcuni studiosi del sistema monetario tra cui il giovanissimo John Maynard Keynes: nello sperduto isolotto, la valuta è costituita da grossi dischi forati di pietra, che indicano il saldo dei debiti e dei crediti di un individuo o di una famiglia e non hanno alcun bisogno di venire spostati, né di essere presentati a garanzia dello scambio di beni. L’aneddoto dimostra che, al fondo, il denaro non è affatto una merce di scambio, come il pensiero economico ha sostenuto fin dai tempi di Aristotele, ma una rappresentazione simbolica del valore di altri beni. Traendo storie e vividi esempi da ogni epoca della storia dell’uomo, Felix Martin ci porta infine a rivedere completamente la nostra concezione del denaro, indicando la strada per uscire dalla crisi in cui versa l’economia attuale: una rivoluzione del modo di pensare che deve essere compiuta non da un unico ente sovrano, da uno Stato o da una Banca Centrale, bensì da coloro che lo usano, cioè da tutti noi.

Grazie a Nivasio per questo ebook.