Michel Onfray – La cura dei piaceri. Costruzione di un’erotica solare

copj170.asp“Venti secoli di cristianesimo fabbricano un corpo deplorevole e una sessualità catastrofica. A partire dalla favola di un Figlio di Dio incarnato in Figlio dell’Uomo, un mito chiamato Gesù serve come primo modello da proporre all’imitazione: un corpo che non beve, non mangia, non ride, non ha sessualità, detto altrimenti, un anticorpo. La nevrosi di Paolo di Tarso, impotente sessuale che aspira a estendere il suo destino funesto all’intera umanità, sfocia nella proposta di un secondo modello da imitare: quello del corpo di Cristo. In base a questa doppia imitazione, un anticorpo angelico al quale si perviene facendo morire il corpo al mondo, i Padri della Chiesa sviluppano una teologia dell’eros cristiano costitutivo di un nichilismo della carne. Il modello di godimento diventa il martire che esulta nel soffrire e nel morire per guadagnarsi il paradiso. Una seconda teologia dell’eros cristiano passa per Sade e Bataille, due difensori imprevisti dell’eros notturno paolino: identità di sofferenza e godimento, disprezzo delle donne, odio della carne, disgusto dei corpi, voluttà nella morte. L’antidoto a questo nichilismo della carne si trova nel Kamasutra di Vatsyayana. Sotto il sole dell’India, l’erotismo solare implica una spiritualità amorosa della vita, l’uguaglianza tra uomini e donne, la promozione di belle individualità allo scopo di costruire un corpo radioso per una esistenza esultante.” (Michel Onfray)

Michel Onfray – La potenza di esistere. Manifesto edonista

cover“Potenza di esistere” è un’espressione di Baruch Spinoza scelta da Michel Onfray, il più popolare e controverso tra i filosofi francesi contemporanei, per indicare lo scopo del proprio pensiero: contribuire al più ampio esplicarsi della vita umana nel qui e ora della sua dimensione terrena, individuale e collettiva, senza più dover confidare negli aldilà delle religioni e delle metafisiche. Dopo oltre trenta volumi nei quali ha affrontato le domande capitali delle singole discipline (etica, estetica, politica, “erotica”, storiografia filosofica…), in questo libro, il suo più venduto in Francia dopo il celeberrimo “Trattato di ateologia”, Onfray offre oggi un panorama esaustivo del suo pensiero: una felice collezione delle sue idee più radicali e discusse. In maniera coerente con il proprio pensiero non un “pensiero di carta” ma un “pensiero da vivere”, al servizio della vita, nel quale riflessione ed esistenza tendono a coincidere – Onfray antepone alla “Potenza di esistere” uno fra i suoi scritti più belli e giustamente famosi, “Autobiografia con bambino”. È il racconto dell’esperienza traumatica in cui trovano origine la sua vocazione filosofica e il suo fermo ripudio della trascendenza: l’affidamento a dieci anni a un orfanotrofio gestito da salesiani, nel quale subì ogni genere di violenza ma trovò in sé – come ogni uomo e ogni donna possono fare – i semi della sua riscossa filosofica.