C.B. Macpherson – Libertà e proprietà alle origini del pensiero borghese

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Alle origini del pensiero borghese questo libro rintraccia i presupposti di una crisi che solo oggi viviamo in tutta la sua radicalità. Il concetto di libertà proprio del mondo moderno non è solo quantitativamente limitato dal suo tradizionale riferimento alle classi privilegiate. Esso è intrinsecamente segnato dal carattere possessivo dell’immagine dell’uomo che vi è implicita, prodotto di una ben concreta struttura sociale.

Axel Honneth – Il diritto della libertà. Lineamenti per un’eticità democratica

Il diritto della libertà. Lineamenti per un’eticità democratica

Il rapporto tra l’individuo e le istituzioni sociali e politiche in cui egli si muove e agisce, e soprattutto i concetti di giustizia e libertà che da quel rapporto si generano, sono temi caldi nella filosofia contemporanea e centrali nel pensiero di Axel Honneth, principale esponente della Scuola di Francoforte e allievo di Jürgen Habermas. Honneth torna in libreria con la sua opera ad oggi più completa e articolata. Ne “Il diritto della libertà” analisi storico-sociale e riflessione filosofica si intrecciano per inquadrare una tesi importante: in una democrazia, libertà e giustizia non sono concetti astratti e statici, ma pratiche sociali concrete e dinamiche, conquiste che nascono da un’iniziale privazione e da una successiva rivendicazione. I conflitti scaturiti da questa lotta per il riconoscimento si realizzano in nuove istituzioni sociali, in sintonia con le aspirazioni delle persone e con il pluralismo delle società complesse.[BIO]Axel Honneth insegna filosofia all’Università di Francoforte e alla Columbia University di New York, ed è direttore dell’Istituto per le Ricerche Sociali di Francoforte. È considerato uno dei maggiori filosofi viventi. In Italia i suoi libri sono stati pubblicati da il Saggiatore, Meltemi e Mimesis.

Jean Starobinski – L’invenzione della libertà 1700-1789

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In quest’opera Jean Starobinski offre una nuova lettura del “Secolo dei Lumi”, e la compie attraverso l’analisi puntuale dei rapporti tra gli eventi sociali e politici e le arti – soprattutto la pittura – che li celebrano, li raffigurano e talvolta li anticipano. L’Illuminismo, infatti, rifiutando la teologia della caduta e riabilitando la natura umana, ha conferito il primato ai dati della vita sensibile e del sentimento, conferendo così alle arti un nuovo significato e una nuova funzione, nel quadro della libertà ritrovata e del sogno di una società rigenerata che assicuri la felicità di tutti i cittadini. Starobinski traccia qui un affresco di questo secolo inimitabile, giocando su una trama documentaria, spaziando dalla pittura all’architettura, dal teatro alla musica, dall’estetica alla letteratura, e aprendo così una prospettiva innovatrice alla riflessione sul grande sogno collettivo della Rivoluzione del 1789, con le sue luci e le sue ombre. “Quest’arte” scrive Starobinski “che volle espellere l’ombra dal mondo raggiunge la sua piena grandezza in quegli artisti, come Mozart e Goya, che avvertirono in loro e attorno a loro il ritorno minaccioso dell’ombra”.

Max Pohlenz – La libertà greca

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La chiara sintesi di Max Pohlenz sulla Libertà greca non è libro di pura erudizione: pur essendo stato scritto da uno dei più grandi filosofi classici dell’ultimo secolo (era nato nel 1872), che altrove giustamente condanna « chi presume di poter sostituire ad un faticoso lavoro attento ad ogni minuzia l’intuizione geniale », che giustamente non ha mai « disdegnato di sfruttare per la conoscenza della grecità la più insignificante traccia di lettura su una iscrizione o il più misero frustulo di papiro », l’indagine nasce dal bisogno di « accertare se cristianesimo e umanesimo, i pilastri della nostra civiltà occidentale, si sostengano a vicenda oppure stiano fra loro in antitesi insanabile » (p. 183; trad. it. p. 232). È dall’esperienza della sua lunghissima vita che il Pohlenz trasse l’incitamento per raccogliere qui le sue meditazioni sulla concezione greca della libertà, che dopo la seconda guerra mondiale è proclamata come il più alto ideale politico, e da opposte parti e con opposti significati (p. 3): però il libro — come l’Autore dichiara nella prefazione — è puramente storico e vuol servire a fare meglio conoscere l’uomo greco…