Fazil Iskander – La costellazione del caprotoro

 

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In Russia, «caprotoro», un ibrido tra il toro e la capra, serviva a evocare l’universo dell’astuta idiozia burocratica, secondo la vocazione a entrare in proverbio che ha la grande satira russa. Ed è partendo da questa invenzione che Fazil’ Iskander comincia il suo acutissimo romanzo.

Michail Kuraev – Ronda di notte

Nell’atmosfera incantata di una notte bianca leningradese un ex agente dell’NKVD (la polizia politica staliniana) rievoca con candida nostalgia i “bei tempi” in cui passavano per le sue mani tante “vite” e tanti “destini”, i curiosi rapporti che si instauravano tra lui, inquisitore dai modi cortesi e rispettosi, e i suoi “clienti”, spesso uomini di cultura i quali, non avendo nulla da confessare, finivano per parlargli del loro mestiere: medicina, storia, poesia, diritto, ornitologia. Una scienza quest’ultima, particolarmente interessante per l’agente Polubolotov, da sempre affascinato, forse come retaggio delle sue origini contadine, dal canto degli uccelli e soprattutto dell’usignolo, capace di creare nel suo animo insospettati turbamenti.

Zachar Prilepin – Sank’ja

San'kja

La mamma infermiera di notte, il padre morto alcolizzato, San’kja è uno degli innumerevoli figli della dimenticata periferia rurale russa. Sbandato, arrabbiato col mondo, indifferente e ostile a qualsiasi ideologia, San’kja sogna una patria inesistente. In un crescendo di disperata violenza tenterà, insieme ai giovanissimi compagni del partito rosso bruno – i suoi amici, il suo amore, la sua vera famiglia – di distruggere un ordine neoborghese che odia, di scatenare la rivoluzione…

Zachar Prilepin – Patologie

Patologie

Il giovane Egor appartiene ai corpi speciali russi, gli OMON, di stanza in una scuola abbandonata alla periferia di Groznyj con l’incarico di ripulire il territorio circostante. Lui e i suoi compagni, ragazzi un po’ cinici e un po’ sfrontati, combattono un nemico che li odia da secoli. Egor non è un eroe, non ama la guerra e lo scenario di devastazione che ha di fronte esaspera la sua propensione a vivere sentimenti e rapporti sempre sul crinale della patologia. Morbosamente possessivo è il legame con Daša, la ragazza che ama e a cui non perdona le precedenti relazioni, e altrettanto ossessivo è l’infantile attaccamento alla cagnetta Daisy… Sostenuto da una lingua forte, a tratti brutale pur mantenendo una sua leggerezza, Patologie è un romanzo difficile da dimenticare che scuote profondamente le coscienze dei lettori.

Zachar Prilepin – Il peccato

Il peccato

Un romanzo fatto di frammenti. Dieci storie ispirate alla vita di Zachar Prilepin prima che diventasse scrittore di successo. Zachar ragazzino, alle prese con i primi turbamenti erotici. Zachar che vive alla giornata. Zachar che cambia mille mestieri, scarica camion e scrive poesie. Zachar becchino e buttafuori. Zachar innamorato. Zachar padre. Zachar sergente in Cecenia. Zachar che trabocca d’amore per la vita, ma vive nel pensiero della morte, nell’idea che per sconfiggere la ripugnante, vergognosa paura della morte occorra sfidarla, andarle incontro, farne una scelta consapevole. Zachar ossessionato dalla paura dell’umiliazione. Zachar umiliato. Rifratta nelle tessere di un mosaico emerge la personalità di un eroe scisso, che ha fatto della virilità un epos, pur cogliendone l’intima fragilità, e finirà schiacciato sotto il peso di una visione acuta e tragica dei destini della Russia post-socialista.

Juz, Aleskovskij – Nikolaj Nikolaevic, il donatore di sperma (viaggio illuminato all’interno dell’oscuro letamaio della biologia sovietica)

cover._Nikolaj, uscito dai lager staliniani, campa facendo il borseggiatore sugli autobus. La fortuna comincia a sorridergli quando trova lavoro come donatore di sperma in un Istituto di Ricerca, dove l’inesauribile produzione e la prorompente vitalità del suo seme sono oggetto di attenti studi e sempre nuovi esperimenti, fino al tentativo di stabilire un nesso tra erezione e lettura dei classici. In un turtbinio di equivoci sentimentali e ideologici, tra sbronze e mastiirbazioni, l’ironia la fa da padrona…  Un classico contemporaneo della letteratura russa, scritto nel 1970 ma che ha continuato a circolare solo in manoscritti clandestini fino al 1989. La sua pubblicazione fu infatti sempre vietata in Unione Sovietica per la crudezza del linguaggio e la feroce ironia.

Consiglio offerto da Pierre.