La rivoluzione bolscevica 191J-1023 di Edward H. Carr costituisce senza dubbio il piu importante contributo della storiografia occidentale a un’esauriente ricostruzione degli avvenimenti destinati a scuotere profondamente il mondo del nostro tempo. Elaborando una ricchissima documentazione originale di difficile accesso e in gran parte praticamente sconosciuta, lo storico inglese ricostruisce con rigore scientifico ed ampio respiro narrativo il complesso quadro di eventi che furono all’origine della Rivoluzione d’Ottobre. Dopo il successo iniziale, l’intervento straniero e la guerra civile, quelle drammatiche vicende si conclusero con la costruzione di una compagine statale socialista in uno dei paesi europei piu arretrati nelle sue strutture economico-sociali.
Sorretta da una precisa linea interpretativa, quest’opera, che resterà a lungo lo strumento essenziale per la comprensione di questo punto cruciale della storia contemporanea, ci restituisce nella sua affascinante vastità la serie di avvenimenti politici che dal primo affermarsi del partito bolscevico, attraverso lotte e crisi durissime, vide l’élite rivoluzionaria russa gettare le basi di una nuova società. Successivamente sono illustrate le vicende che, dal caos iniziale e dal periodo del « comunismo dì guerra », giungono fino alla « nuova politica economica » e ai primi tentativi di pianificazione. Nella terza parte, la politica estera costituisce il tema fondamentale: i capi comunisti si trovarono infatti dinnanzi a problemi che nel linguaggio polemico dei nostri giorni potremmo sintetizzare nel dilemma: coesistenza o rivoluzione.
La narrazione del Carr è dominata dalla figura creatrice di Lenin, che all’indomani della rivoluzione vittoriosa seppe imporsi « in tutta la sua statura di amministratore, di statista, di politico », affermandosi come « il costruttore della posizione e dell’autorità internazionale del suo paese ».
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Edward H. Carr – La morte di Lenin. L’interregno 1923-1924. Storia della Russia sovietica II
Nella Morte di Lenin Edward H. Carr prosegue il suo vasto e originale lavoro di ricostruzione storiografica della rivoluzione bolscevica. Dopo la conquista del potere, dopo il « comunismo di guerra », dopo i tesi rapporti internazionali e l’inizio della NEP un nuovo e problematico periodo si apre per l’Unione Sovietica: Lenin scompare, fino all’ultimo impegnato nell’attività politica e preoccupato per le sorti del partito e della rivoluzione, e una nuova personalità gradatamente s’afferma, quella di Stalin, e si misura in una nuova lotta ferma, metodica, spietata col suo grande avversario, Trockij. Carr espone qui le iniziali e decisive avvisaglie di questo capitale conflitto destinato a svolgersi sempre piu drammaticamente negli anni successivi, e la scena è quella dell’« interregno », quando i contemporanei ancora non sapevano chi sarebbe stato il nuovo leader della società nata dall’Ottobre. Lo sfondo, che Carr disegna con precisione di tratto e dovizia di materiale, è quello di una rivoluzione europea che non esplode e di una situazione sovietica che si complica. Siamo alle soglie del « socialismo in un solo paese ».
Edward H. Carr – Il socialismo in un solo paese. La politica interna 1924-1926
Autentico monumento della storiografia contemporanea, la grande ricerca che Edward H. Carr va dedicando alla Russia sovietica, si arricchisce di un nuovo, essenziale capitolo, entra nel cuore della vicenda, quegli anni 1924-26 -che «rappresentarono una cruciale svolta critica e impressero al regime rivoluzionario, nel buono e nel cattivo, la sua direzione decisiva».
La scena è quella dell’«interregno» aperto dalla scomparsa di Lenin. Su di essa si battono per la leadership del paese Zi nov’ev, Kàmenev, Bucharin, Trockij e Stalin, colti dal Carr in una serie di incisivi ritratti. Accanto ai protagonisti, i problemi che sono al centro della vita politica ed economica: l’industria, l’agricoltura, la scuola, le trasformazioni della classe operaia, il dibattito sulla letteratura, i rapporti con la Terza Internazionale, l’ampliarsi della burocrazia che giunge a controllare completamente il partito e la macchina governativa.
Carr conferma in queste pagine le sue doti migliori: la capacità di cogliere il dato importante in una sterminata massa di documenti, la profondità dell’analisi, e il suo serrarsi in una sintesi magistrale. Il quarto volume di questa Storia affronterà la politica estera, negli stessi anni 1924-26.
Edward H. Carr – Il socialismo in un solo paese. La politica estera 1924-1926
Il presente volume completa e concludelIo studio dedicato al Socialismo in un solo paese, terza sezione della Storia della Russia sovietica di E. H. Carr. Vengono qui esaminati, sulla base di un vastissimo materiale documentario in parte inedito, i problemi di politica estera del nuovo Stato sovietico, caratterizzata negli anni della Nep dalla détente col mondo capitalistico. La prima parte del libro tratta delle relazioni con i grandi Stati dell’Occidente (Francia, Gran Bretagna, Germania), la seconda parte esamina la politica orientale delPUrss, e il problema-chiave dei rapporti con la Cina e la rivoluzione cinese.
Strettamente legata al quadro della politica estera, è la ricostruzione compiuta dal Carr dell’attività del Komintern e dei partiti che ad esso facevano capo. Le relazioni con i partiti comunisti stranieri rappresentano una parte essenziale nella strategia difensiva dell’Urss in questi anni. Movendo da tale considerazione il Carr studia perciò particolareggiatamente le vicende interne dei singoli partiti e giunge a darci il quadro fino ad oggi piu completo della storia della Terza Internazionale.
Edward H. Carr – 1917. Illusioni e realtà della rivoluzione russa
Edward H. Carr ha raccolto in questo volume una decina di saggi, recensioni e articoli sulla rivoluzione russa e la società sovietica scritti e pubblicati in varie occasioni nel corso degli ultimi anni. I lettori di Carr ritroveranno in queste pagine la stessa ricchezza analitica e lo stesso vigore sintetico che caratterizzano la sua monumentale Storia della Russia sovietica. I saggi più rilevanti del volume – Il posto nella storia della rivoluzione russa (scritto in occasione del cinquantenario della rivoluzione d’Ottobre), L’utopia bolscevica (dedicato all’Abc del comuniSmo di Bucharin e Preobraženskij ), La rivoluzione dall’alto e la via alla collettivizzazione (sulla brusca svolta compiuta da Stalin nel 1929 riguardo alla politica agraria), Riflessioni sull’industrializzazione sovietica ( sul modello di sviluppo economico adottato nell’Urss dopo la presa del potere) – sono altrettanti esempi della straordinaria capacità di Carr di enucleare e mettere a fuoco in poche pagine temi, problemi e svolte cruciali della storia contemporanea. Le qualità di «ritrattista» di Carr risaltano nell’articolo su Rosa Luxemburg e nella recensione a Deutscher, che costituisce in realtà un notevole saggio su Trockij.
W. H. Chamberlin – Storia della rivoluzione russa. Vol. I Dalla liberazione dei servi al febbraio di Kerenskij
La Storia della Rivoluzione russa ( 1935) è il risultato di un diretto lavoro di indagine, compiuto da Chamberlin in URSS, dove dieci anni di permanenza (1922-1932) gli permisero di esaminare documenti, archivi e materiali che oggi egli ritiene quasi del tutto inaccessibili. La prima parte dell’opera ricostruisce con fedeltà storica e vivace scatto narrativo il lungo, drammatico antefatto dei giorni d’Ottobre 1917: dalle inquiete e contraddittorie riforme ottocentesche alla precoce insurrezione del 1905, dal sanguinoso declino dello zarismo alla vigilia del balzo che portò i bolscevichi al potere.
W. H. Chamberlin – Storia della rivoluzione russa Vol. II Gli esordi della dittatura del proletariato
Condotto da Lenin, il partito bolscevico ha vinto. Ma la fondazione di una società socialista doveva far fronte a due avversari: quello esterno, che più tardi Stalin chiamerà « l’assedio dei paesi capitalisti »; quello interno, collegato al paradosso di una rivoluzione esplosa in un paese arretrato, con numerose e grevi sopravvivenze feudali. Intanto la guerra torna a divampare all’interno, scatenata dalla controrivoluzione e dai suoi fautori anche stranieri: sono le grandi campagne dell’Armata Rossa contro le Armate Bianche; sono i sanguinosi, dilaganti episodi del terrore di massa pro e contro il bolscevismo.
W. H. Chamberlin – Storia della rivoluzione russa. Vol. III Come Lenin giunse alla NEP
Questo terzo volume risponde a una domanda che oggi ,mcora, dopo mezzo secolo, può sembrare plausibile: come si spiega che la ristretta minoranza dei bolscevichi sia riuscita a conservare il potere? In pochi anni, il « comunismo di guerra » aveva logorato il paese, esaspcrnto gli animi. Serpeggiava dovunque la rivolta, che culminò nell’insurrezione dei marinai di Kronstadt, l’isola fortifìcata nelle vicinanze di Pietrogrado ( febbraio 1921). Fu allora che Lenin maturò il nuovo piano di politica economica, la NEP. E le sorti dell’URSS, pur con le drammatiche vicende future, furono assicurate.
Stalin, Gor’kij, Molotov, Vorosilov, Kirov, Zdanov – Storia della Rivoluzione Russa Vol. I – Dall’inizio della guerra mondiale alle giornate del luglio 1917 [LDB]
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Stalin, Gor’kij, Molotov, Vorosilov, Kirov, Zdanov – Storia della Rivoluzione Russa Vol. II – Dalle giornate di luglio all’ottobre 1917 [LDB]
L’opera che presentiamo nella prima completa traduzione italiana risale — come indicano i nomi dei componenti il comitato redazionale che presiedette originariamente alla sua realizzazione — al periodo di ormai consolidato potere sovietico in Russia che vide dopo il transitorio periodo della Nep un profondo rinnovamento della società e della vita russa e la riorganizzazione radicale delle istituzioni culturali. In particolare gli studi storici ebbero impulso grandissimo dalla vittoria del marxismo, non senza tuttavia risentire dell’oscillare delle impostazioni ufficiali (ricordiamo per esempio la polemica sull’indirizzo che faceva capo a Pokrovskij, rimproverato di sostituire alla concretezza della ricostruzione storiografica astratte definizioni di costruzioni socio-economiche, talché nel 1934 il partito bolscevico statuiva nuove norme che in definitiva rimettevano gli studi storici nel solco della grande tradizione storiografica nazionale).
Dell’evento centrale della storia russa, e non solo russa, di questo secolo intendiamo qui offrire una ricostruzione che possa servire come una fonte da affiancare ad altre opere di diversa impostazione — da Trotzkij a Chamberlin a Carr — già a disposizione del lettore italiano. Si tratta di una narrazione amplissima e vivacissima che va dal principio della guerra mondiale alla conclusione della guerra civile. L’opera originale — in cinque grossi volumi, di cui il primo usci nel 1936 e l’ultimo nel 1960 — è infatti intitolata Storia della guerra civile. Diamo per ora la traduzione dei volumi che concludono la narrazione con l’instaurazione del potere sovietico