Archivi autore: Natjus
Paolo Rossi – Il tempo dei maghi. Rinascimento e modernità
John R. Searle – Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana
Paul Bairoch – Economia e storia mondiale, Miti e paradossi
Ugo Fabietti – Materia sacra. Corpi, oggetti, immagini, feticci nella pratica religiosa

Perché gli achei “credevano” allo scettro divino di Agamennone? Perché l’ostia consacrata era un simbolo di contestazione usato dagli inca nei confronti degli spagnoli? Il feticismo è una religione primitiva o è un esempio del fascino esercitato su tutti noi dalla materia informe? Le immagini sacre sono solo riproduzioni di figure divine oppure sono quelle stesse figure? Che relazione c’è tra il cibo e la religione? E come mai una macchia sul muro può diventare oggetto di culto per quanti vi vedono la Madonna? Sono alcune delle domande a cui questo libro risponde assumendo un punto di vista insolito e originale: quello della materialità della religione. Usualmente si pensa alle religioni come a complessi di credenze, di riti, di dogmi, e non ci si interroga abbastanza sul significato che in esse rivestono le “cose” oggetti, corpi, immagini, sostanze – prodotte da mano umana o frutto dell’azione divina. È proprio attraverso cose estremamente materiali come le pietre, i feticci, le immaginette e le statue delle divinità che le religioni prendono forma e trovano una direzione, a seconda dei modelli culturali prevalenti presso un gruppo, una comunità, una società. Così le religioni trovano un modo per imporsi come universi simbolici capaci di produrre rappresentazioni che servano da guida nella relazione dei soggetti con il mondo.
Colin Wilson – Storia criminale del genere umano
Dagli uomini primitivi fino ai mafiosi contemporanei, un sottile filo rosso guida il destino del genere umano lungo un percorso che ha lo stesso colore del sangue. Si tratta della violenza e della criminalità, una volontà di sopraffazione che non conosce confini né di tipo spaziale né di tipo temporale e che, vero universale culturale, caratterizza ogni epoca storica e ogni luogo abitato della Terra. Dagli Assiri, spesso sadici e brutali, agli antichi romani, anche detti “i tagliagola del Mediterraneo”, passando attraverso la follia distruttrice dei Vandali, le stragi di Gengis Khan e le esecuzioni di massa ordinate da un Tamerlano, un Ivan il Terribile o un Vlad l’Impalatone, ovunque il terrore, la morte e la distruzione accompagnano il cammino della razza umana, la sola tra tutte le specie del pianeta, in grado di uccidere senza alcuna necessità di difendersi o dì cibarsi.
Giovanni Boniolo – Il pulpito e la piazza. Democrazia, deliberazione e scienze della vita
Mario Pinna – Le variazioni del clima. Dall’ultima grande glaciazione alle prospettive per il XXI secolo
Le previsioni del tempo, il clima, l’inquinamento atmosferico sono oggi argomenti ben noti non solo agli specialisti, ma anche, in certa misura, all’opinione pubblica, dato che i giornali e la televisione a tale riguardo forniscono un’informazione continua, spesso anche di buon livello. Per questa ragione tutte le persone attente e desiderose di essere costantemente informate non hanno alcun dubbio sul fatto che il clima va gradualmente modificandosi.
Tale conoscenza corrisponde alla realtà delle cose. Sappiamo infatti che il clima è animato da un costante mutamento, e che ciò avviene come risposta a varie cause sollecitanti, alcune delle quali di ordine astronomico (ad esempio, le variazioni dell’eccentricità dell’orbita terrestre o dell’inclinazione dell’asse terrestre), altre di carattere planetario o regionale (le eruzioni vulcaniche, le variazioni della copertura vegetale) e altre ancora dovute all’azione diretta dell’uomo sull’atmosfera (i molteplici inquinamenti determinati dalle nostre attività economiche).
In questo volume vengono descritte le variazioni climatiche che la Scienza è stata in grado di ricostruire dall’ultima grande glaciazione del periodo pleistocenico all’epoca attuale, senza trascurare i riflessi che tali mutamenti hanno avuto sulla storia degli uomini. Particolare rilievo è stato dato a certi cicli climatici che si sono verificati in epoca storica per cause del tutto naturali, come il “Periodo Caldo Medievale” (800-1200) e la fase fredda denominata “Piccola Età Glaciale” (1550-1850). Nel nostro tempo invece il clima tende a riscaldarsi, ma tale fenomeno avviene soprattutto per l’intervento dell’uomo. Il ben noto “effetto serra” e “il buco dell’ozono” vengono qui considerati come le conseguenze più palesi e più preoccupanti della manipolazione umana dell’atmosfera, dalla quale ha origine l’attuale mutamento del clima. La Scienza poi prevede che tale riscaldamento durerà anche nel XXI secolo.
Alessandro Roncaglia – L’eta della disgregazione Storia del pensiero economico contemporaneo [
Il pensiero economico contemporaneo viene spesso presentato come se fosse espressione di un unico orientamento. L’economia invece, oggi più che mai, è un campo di battaglia tra interpretazioni di segno opposto, di cui questo libro ricostruisce radici e sviluppi: dall’impostazione classica e marginalista all’opera di Marx; dalle figure di Keynes e Schumpeter ai ‘giganti’ del Novecento, Hayek e Sraffa; dagli orientamenti di ricerca dominanti oggi – equilibrio generale, teoria neoclassica, monetarismo, neoliberismi, econometria, teoria dei giochi – ai filoni che si distaccano dal paradigma dominante – economia comportamentale e razionalità limitata, teoria dei mercati finanziari e delle crisi, macroeconomia post-keynesiana, marxismo, evoluzionismo, istituzionalismo. Il libro si chiude con un capitolo dedicato all’etica in economia e al problema del potere.
Enrica Asquer – Storia intima dei ceti medi
Un viaggio storico ed etnografico dentro le case dei ceti medi italiani anni Sessanta, alla scoperta delle memorie e dei valori, dei vezzi e dei gusti di chi ha costruito, nel bene e nel male, il volto del Paese all’ombra del miracolo. Una storia orale, intima e minuta, che si intreccia con la più ampia vicenda dell’Italia repubblicana. Da Milano, capitale del boom economico, a Cagliari, lembo estremo di una periferia affascinata dallo sviluppo, Enrica Asquer ricostruisce il profilo di un aggregato sociale sfuggente ma cruciale, raccogliendo le sue voci e interrogando le sue memorie.