Gli industriali italiani concorsero largamente a determinare il successo del fascismo: tuttavia un’ampia documentazione attesta che anche fra loro si manifestarono numerose diffidenze nei confronti di quel movimento, e che, in sostanza, l’atteggiamento dei dirigenti industriali non risultò molto diverso da quello della maggior parte dei dirigenti politici borghesi. È noto, difatti, come da Giovanni Giolitti ad Antonio Salandra, da Luigi Albertini a Benedetto Croce, fosse convinzione diffusa che il fascismo, opportunamente incanalato, potesse contribuire positivamente al rinnovamento della vita nazionale: anche gli industriali, per un certo tempo, condivisero con i politici il disegno di incanalare e «strumentalizzare» il fascismo. Fu solamente in un secondo momento, dopo che la vanità di quel disegno venne dimostrata dai fatti, che le differenze tra quei politici e gli imprenditori si approfondirono; gli uni uscirono di scena, mentre gli altri, che dissero di se stessi di essere «ministeriali per definizione», aderirono al regime mussoliniano
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Salvatore La Francesca – La politica economica del fascismo
Roland Sarti – Fascismo e grande industria
Non esiste una questione più controversa nella storia del fascismo che la natura dei suoi legami con l’industria. Questo studio si oppone a molte opinioni scontate riguardo ai rapporti ai rapporti fra i fascisti e la classe degli industriali italiani. All’inizio i fascisti e gli industriali si incontrano da eguali, sperando ognuno di usare l’altro per i propri fini
Georges Canguilhem – Il fascismo e i contadini
Carlo Rosselli – Scritti economici sul fascismo
Nel presente volume sono raccolti ventidue articoli di Carlo Rosselli, solo in minima parte già inseriti in precedenti raccolte antologiche, scritti tra il 1930 e il 1937. Si tratta di articoli di carattere prevalentemente economico sul regime fascista, sulla sua politica sociale, sulle condizioni degli operai negli anni Trenta, sul corporativismo e sull’autarchia. Molti di essi sono dedicati alla guerra d’Abissinia, vista non solo dal punto di vista politico, diplomatico e militare (come in genere si è detto) ma soprattutto da quello delle motivazioni economiche e delle conseguenze che essa avrebbe avuto, nelle azzeccate previsioni rosselliane, sul tracollo del regime mussoliniano.
Alberto De Bernardi – Operai e Nazione. Sindacati, operai e stato nell’Italia fascista
Qualunque studioso si accinga ad intraprendere lo studio del sindacalismo fascista, interessato ad analizzare la complessità del sistema delle relazioni industriali e dei rapporti tra lavoratori e stato durante il fascismo, non può non rimanere sorpreso dall’immagine di queste organizzazioni di massa offerta dall’indagine storiografica: l’immagine sbiadita e incerta di un’istituzione che ha progressivamente perduto persino la dimensione e il significato di un oggetto di ricerca, soprattutto man mano che ci si allontana dalle sue origini e da quel fatidico 1926, assunto a spartiacque invalicabile della storia del movimento operaio
Progetto Fascismo 2019. Sezione A – Storia generale del fenomeno fascista
Cari amici di LDB, buona festa della Liberazione.
Iniziamo oggi il progetto Fascismo 2019, il più vasto dalla nascita di LDB per numero (e speriamo per qualità) di consigli. Come già annunciato nel piano del progetto (se non lo avete ancora letto, potete farlo a questo link) l’uscita dei consigli avverrà per sezioni tematiche.
Partiremo dunque con la Storie generali del fascismo:dalla crisi che porta l’Italia nella prima guerra mondiale, vero crogiolo nel quale si formano le ‘armi del fascismo’, fino alla tragica avventura della repubblica di Salò e al rovinoso crollo che oggi noi tutti per fortuna festeggiamo.
Da Tasca ad Alatri, da Salvatorelli-Mira al quasi omonimo Santarelli, da Seton-Watson a Catalano. Visioni diverse della realtà che portano inevitabilmente a diverse interpretazioni del fenomeno fascista. Visioni diverse che abbiamo cercato di rappresentare nella maniera più completa possibile. A voi lettori decidere in quale quantità questo proposito sia stato assolto.
Ringrazio tutti gli amici che hanno e stanno partecipando a questo progetto: irmaladolce,apernod,charlie,dilmun e progvolution. Spero che altri amici si aggiungeranno presto. E ringrazio di cuore coloro che hanno donato, permettendo al curatore di rendere ancor più ricca l’offerta.
Per tutti coloro che vogliono continuare a farlo, o per quelli che vogliono contribuire per la prima volta, lascio queso apposito banner con link incorporato:
Ricordo che LDB è un progetto unico nel panorama italiano: per sostenersi conta esclusivamente sulle donazioni di voi appassionati. Per questo ogni contributo è linfa vitale per il presente e il futuro del nostro sito.
Ovviamente, buone letture!
Nat
Luigi Salvatorelli, Giovanni Mira – Storia d’Italia nel periodo fascista
Indice: I. Il dopoguerra II. Nitti e Giolitti III. La marcia su Roma IV. La dittatura V. L’Aventino VI. L’era Federzoni VII. Il regime fascista VIII. Il Patti del Laterano e il Decennale IX. Lo stato corporativo X. Fuoriusciti e cospiratori XI. Politica estera mussoliniana XII. Fascismo e nazismo XIII. L’impresa etiopica XIV. L’Asse Roma-Berlino XV. La guerra nazifascista XVI. La Resistenza e la liberazione. Indice dei nomi.