Progetto rivoluzione russa – Sezione cinema. Parte 1

Cari amici,

la staliniana procede speditamente e sarà pronta a breve. Oggi vi porto invece consigli cinematografici, i primi della storia di LDB. La cosiddetta ‘settima arte’ ebbe un ruolo fondamentale nelle vicende russe, ruolo legato principalmente ma non esclusivamente al genio di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn: ovviamente non potevamo che partire da lui.

Ringrazio il compagno geniere (che si è firmato anarca nei credits) che ha raccolto e organizzato il materiale qui proposto.

Buona visione!

Edoardo Ripari – Storia cinematografica della letteratura italiana

Lo studio dei rapporti tra letteratura e cinema ha da tempo suscitato la giusta attenzione. E tuttavia è assente un’indagine sistematica dei film che, nel corso di un secolo, hanno raccontato le grandi opere della letteratura italiana, inserite nella prospettiva della loro ricezione. Esiste, del resto, una vera e propria storia cinematografica della letteratura italiana, sommersa e da ricostruire, che, dal Medioevo, attraversa i secoli per giungere ai nostri giorni. L’autore colma questa lacuna, nella convinzione, dal punto di vista didattico, che questa storia sia parte essenziale del percorso che dal testo letterario a quello audiovisivo ricodifica e dà nuovo significato al “classico”, riavvicinando l’alterità fra le dinamiche politico-sociali della pagina scritta e le esigenze del presente. Con sguardo rinnovato potremo così leggere le opere della nostra letteratura e vederne e ripensarne le interpretazioni cinematografiche, che ne rappresentano l’inesauribile fortuna.

Giorgio Tinazzi – La scrittura e lo sguardo. Cinema e letteratura

Scrivere di cinema e letteratura significa, di solito, occuparsi di storie prese a prestito, rielaborate o fatte proprie. Vuol dire però indagare anche altri temi: il lavoro di sceneggiatura, le influenze reciproche, le ambientazioni di tanti libri, le diverse forme di racconto, gli incroci di mestieri, le strategie di mercato. Questo libro, presentato in una nuova edizione aggiornata e ampliata, fornisce elementi di conoscenza e interpretazione del complesso rapporto tra i due linguaggi.

M. Colombi, S. Esposito (a cura di) – L’immagine ripresa in parola. Letteratura, cinema e altre visioni

Questo volume analizza il lavoro che cinema e letteratura svolgono su e con le immagini. I saggi raccolti nella prima parte – Poetiche del cinema – si occupano di diverse rappresentazioni cinematografiche, riflettendo su come e perché i temi di vari film siano stati strutturati attraverso un certo tipo di immagini. La seconda parte prende in esame un genere particolare di tema letterario e cioè il cinema rappresentato dalla letteratura. La prefazione dei curatori e l’introduzione di Massimo Fusillo suggeriscono percorsi di letteratura fra i diversi saggi e le due sezioni (ad esempio il problema della “realtà”, il corpo, lo spazio, il passaggio da modernismo a postmoderno).

Vladimir V. Majakovskij – Cinema e cinema

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Ripensare oggi alla figura di Vladimir Vladimirovic Majakovskij significa tornare indietro con la memoria alla stagione delle avanguardie artistiche del novecento, a quell’epoca di rottura di cui il poeta è stato non solo cantore ma anche vittima. Nel centenario della nascita, il ritratto inedito di Majakovskij critico cinematografico e sceneggiatore che lotta contro il potere perché il cinema si affermi come l’arte del ventesimo secolo.

Gian Piero Brunetta – Guida alla storia del cinema italiano: 1905-2003

Guida alla storia del cinema italiano

La storia del cinema italiano è una «storia grande» che in piú momenti ha orientato e modificato il corso del cinema mondiale. Una storia che ha modificato in maniera profonda i modi narrativi, stilistici, espressivi e produttivi di molte cinematografie e che oggi va studiata in una nuova ottica comparatistica, potendo contare su fonti filmiche in una misura inimmaginabile solo pochi anni fa. Questo volume è diretto prima di tutto agli studenti che si accostano al cinema italiano e desiderano acquisirne una visione generale rigorosa, documentata e ad ampio spettro. Lo studente è condotto su un territorio articolato, in cui ha modo di prendere contatto con i fenomeni produttivi e divistici, i legami culturali, le influenze attive e passive nei confronti delle altre cinematografie, l’alto livello artigianale delle forze che lavorano al nostro cinema, e alle quali si deve una parte non trascurabile della sua grandezza. Dopo aver portato a termine, nei primi anni ottanta, una monumentale storia del cinema italiano e aver tentato in successivi studi di legare il cinema alla storia d’Italia, Gian Piero Brunetta offre ora, del suo campo di ricerca, una «sintesi distesa» del tutto nuova, che contiene le informazioni necessarie e aggiornate sullo stato degli studi, insegna ad accostarsi alla storia come problema, senza privarsi del piacere di viaggiarvi all’interno nella forma del racconto, e ad amare infine il cinema italiano per la sua grandezza, la sua forza e la sua fragilità strutturale, ma piú di tutto per quello spirito unitario che ha contribuito a farne l’«arte guida» italiana del Novecento.

Tatti Sanguineti – Il cervello di Alberto Sordi. Rodolfo Sonego e il suo cinema

il cervello di alberto so...
 “Questo è un libro sul cinema come abitualmente non se ne leggono, per la semplice ragione che non ne vengono scritti. Parte da lunghe conversazioni fra Tatti Sanguineti e uno dei personaggi forse meno noti, ma più singolari e influenti del cinema italiano nel periodo d’oro: Rodolfo Sonego, sceneggiatore di tutti i film maggiori di Alberto Sordi, dal ‘Vedovo’ a ‘Una vita difficile’ allo ‘Scopone scientifico’. Ricostruisce, attraverso la rievocazione di volta in volta malinconica, sorridente, abrasiva, feroce di Sonego, molte delle vicende accadute in quell’immane circo le cui attrazioni erano la Mangano, la Lollo o Laura Antonelli, i cui domatori potevano chiamarsi Carlo Ponti o Federico Fellini, e il cui impresario occulto, ben nascosto dietro le quinte, era il suo primo censore: Giulio Andreotti. Lascia intendere come, di qualsiasi viaggio in Italia, una lunga sosta nel cervello di Alberto Sordi continui a essere una tappa estremamente formativa. Ma soprattutto, una battuta dopo l’altra, ci racconta un cinema molto diverso, e molto più sontuoso, di quello che vediamo in sala: una colossale fantasmagoria di aneddoti, chiacchiere a notte fonda in stadi decrescenti di lucidità, fantasticherie su film da fare, sceneggiature per film mai fatti, rulli perduti e fortunosamente ritrovati, scene tagliate e poi, miracolosamente, ricomparse.”

Werner Herzog – La conquista dell’inutile

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Un libro affascinante, filosofico e poetico, di grande interesse per tutti gli appassionati di cinema e non solo che contiene il lungo diario tenuto da Herzog durante i due anni e mezzo di riprese del suo film-capolavoro Fitzcarraldo nella giungla amazzonica tra il giugno 1979 e il novembre 1981. Protagonista di queste pagine è, come nel film, da un lato Klaus Kinsky, dall’altro la lussureggiante foresta pluviale con le sue popolazioni di indios. Nel descrivere la quotidianità dell’impresa il regista arriva a ripensarsi come artista e come uomo, lasciandoci riflessioni sul ruolo dell’arte, sul concetto di civilizzazione, sul senso della violenza e sull’ineluttabile crudeltà della natura.