Cosimo Quarta – L’utopia di Platone. Il progetto politico di un grande filosofo

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Il libro affronta, sotto una nuova luce, il progetto politico platonico da sempre frainteso. Mira a cogliere il messaggio utopico del grande filosofo, disvelandone i sensi più riposti e profondi: l’istanza della politica come scienza e attività eroica; la giustizia come virtù politica fondamentale; il nesso inscindibile tra società virtuosa e società felice; la comunanza dei beni come condizione per porsi al servizio del Bene; la comunanza di donne e figli intesa non come abolizione, ma come estensione della famiglia; l’uguaglianza tra i sessi. Temi, questi, che non hanno solo un interesse storiografico o astrattamente teoretico, ma anche e soprattutto pratico, in un mondo, come il nostro, dominato sovente dagli egoismi individuali e di gruppo, dalla politica intesa come improvvisazione e affarismo.

Jan Patocka – Platone e l’Europa

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Il presente volume, frutto di un seminario privato tenuto da Patocka nel 1973, è un saggio particolarmente significativo del suo pensiero filosofico che si muove nel solco della fenomenologia per spaziare a una più vasta riflessione sul destino dell’Europa. Lo squilibrio del mondo attuale è, secondo Patocka, da attribuire all’Europa, al suo dominio mondiale prima e alla sua autodistruzione con le due guerre mondiali poi. Ma la fine dell’Europa diventa l’occasione per interrogarsi sull’origine di questa realtà storica e anche per verificare se da essa sia possibile trarre qualcosa di valido anche per noi “in modo da farci concepire nuove speranze, in modo da permetterci di non disperare del futuro”.

David Ross – Platone e la teoria delle idee

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Nella sua esposizione fedele ed equilibrata della filosofia platonica, Ross dimostra come dietro l’essenza della teoria delle Idee si celi il riconoscimento di una classe di entità che si possono designare come “universali”, del tutto differenti dalle cose visibili e tangibili che ci circondano nella vita quotidiana. Ross inoltre ipotizza che la differenza oggettiva tra universali e particolari per il filosofo greco coincidesse con quella soggettiva tra scienza e percezione sensoriale. I sensi ci presentano un universo di eventi particolari, confusi, intrecciati, all’interno dei quali solo la matematica è in grado di riconoscere quegli elementi incontaminati che sono le Idee: proprio per questo Platone finisce per ridurre queste ultime a pochi numeri ideali, destinati a divenire gli elementi simbolici (si pensi alla civiltà medievale) di una concezione filosofica del mondo.

Franco Catenaro – Il pensiero politico in Platone. La vita politica come scelta morale

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La rilettura del Platone politico, alla luce dei testi sull’argomento pubblicati fino ad oggi e del dibattito recentissimo tra gli studiosi, costituisce l’oggetto della ricerca che Franco Catenaro compie in questo volume, arricchito dalla prefazione di Mario Vegetti, una delle voci più autorevoli tra gli studiosi del pensiero antico. Un libro straordinariamente attuale, soprattutto alla luce della crisi odierna della politica, che aiuta a riscoprire la purezza e il fascino del messaggio di uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi. Il coordinamento editoriale del volume è a cura di Nicola Catenaro. “Questo lavoro presenta un pregio che spesso è assente nelle opere specialistiche: la partecipazione intelligente e appassionata a quella che l’autore riconosce come la tesi centrale di Platone, cioè l’esigenza di un’ispirazione morale dell’azione politica, e di una proiezione politica dei valori morali” (Mario Vegetti).

Mauro Bonazzi – Il platonismo

Il platonismo

Platone non era un platonico, ha osservato Hans-Georg Gadamer: ma per capire Platone non si può prescindere dai suoi eredi. Colmando per la prima volta questa lacuna, il libro di Mauro Bonazzi propone una ricostruzione dettagliata della storia millenaria del platonismo antico, dalla fondazione dell’Academia nel 380 a.C. alla chiusura della scuola neoplatonica di Atene nel 529 d.C., quando gli ultimi neoplatonici si avventurarono oltre i confini dell’impero romano, nella speranza illusoria di trovare in Persia un governo sensibile alla filosofia. Di contro allo stereotipo di una filosofia perenne che si trasmette identica di generazione in generazione, il lettore scoprirà cosí che a caratterizzare il platonismo antico fu invece una discorde polifonia: una volontà instancabile di seguire le pieghe dei dialoghi e una capacità inesausta di trovare nuove soluzioni nel tentativo di dare conto della ricchezza di Platone in tutta la sua complessità. Da Speusippo a Cicerone, da Carneade a Plotino, scettiche o metafisiche, politiche o epistemologiche, le vicende del platonismo costituiscono una pagina memorabile nel lungo cammino della filosofia antica.

Franco Trabattoni – Attualità di Platone

Attualità di Platone. Studi sui rapporti fra Platone e Rorty, Heidegger, Gadamer, Derrida, Cassirer, Strauss, Nussbaum e Paci

La filosofia di Platone costituisce un punto di riferimento primario per tutta la storia del pensiero occidentale, e il secolo appena trascorso non fa eccezione. Numerosi e importanti filosofi del Novecento non solo hanno sentito la necessità di confrontarsi con Platone, ma hanno anche concesso largo spazio al pensiero platonico e alla nozione di “platonismo” all’interno delle loro elaborazioni teoriche. Questo confronto, soprattutto nei contesti più influenzati dalla speculazione di Nietzsche, ha assunto assai spesso la forma della critica, del distacco e, a volte, anche della ripulsa. Lo scopo di questo libro consiste nel mostrare da un lato che questa ripulsa si basa per lo più su un’immagine di Platone e del platonismo forzata in senso dogmatico e quasi formulare, dall’altro che il pensiero di Platone, se correttamente inteso, non ha mai cessato di costituire l’orizzonte ultimo entro il quale possono e devono essere posti i problemi filosofici che ancora interessano l’uomo contemporaneo.

Bruno Moroncini – Sull’amore. Jacques Lacan e il Simposio di Platone

Sull'amore. Jacques Lacan e il Simposio di Platone

Dopo quella freudiana, l’interpretazione del Simposio di Platone offerta da Jacques Lacan al fine di tematizzare da un punto di vista psicoanalitico il desiderio erotico, è senza ombra di dubbio la più profonda e articolata. Questo libro ripercorre il commento lucido e appassionato che nel seminario sull’amore di transfert del 1960-61 Lacan dedica all’opera platonica per porre in evidenza da un lato l’originalità della lettura lacaniana del Simposio e dall’altro l’apporto tutt’altro che marginale che essa offre agli studi di filosofia antica per una esatta interpretazione del dialogo platonico. Ciò che alla fine emerge da questo faccia a faccia fra la scienza psicoanalitica dell’amore e un classico del pensiero filosofico come il Simposio di Platone è il carattere sovversivo del desiderio erotico: Eros, più che fare da intermediario fra gli Dei e gli uomini e quindi da protettore dei legami in generale come vuole il filosofo idealista, è il terzo incomodo che mette in crisi e porta a dissoluzione gli incontri e i connubi. Come medio, Eros è piuttosto un medio infranto, ciò che si mette di traverso e intralcia il corso regolare delle azioni umane. Contro l’interpretazione sentimentalistica che la contemporaneità dà dell’amore, il commento lacaniano del Simposio fa emergere il tratto tragico di Eros, il suo carattere aporetico e perturbante.

Mario Vegetti – Guida alla lettura della Repubblica di Platone

coverLa tradizione riconosciuto nella “Repubblica” probabilmente il più importante, e senza dubbio il più controverso, fra i dialoghi di Platone. La sua ampiezza e la complessità dei suoi contenuti rendono insolubile il problema della datazione della sua composizione. Una sintesi in cui i materiali politici sono investiti in un grande progetto di ricostruzione della città in cui essi si incontrano con i temi dell’etica e dell’educazione, nei quali sono prevalenti la tradizione culturale ateniese e la riflessione socratica. La Repubblica nasce sotto il segno di due caratteri solo apparentemente contraddittori: il legame con l’orizzonte della polis classica del V secolo e l’immaginazione visionaria, capace di evocare un futuro privo di scadenze temporali.

Consiglio offerto da U.s.A.