Luciano Canfora – Noi e gli antichi

Noi e gli antichi

Il vincolo che collega la nostra cultura alla lingua, alla storia, al pensiero dei Greci e dei Romani non va ricercato in una presunta identità tra noi e gli antichi. Al contrario, capire le differenze ci consentirà di conoscere il senso che il passato e la sua eredità hanno su di noi. È questa la via seguita da Luciano Canfora nei saggi scritti per questo volume, incentrati su alcuni temi cruciali: il metodo degli storici antichi, il rapporto tra storiografia e verità, la visione della storia come fiume “grande e lutulento” che assimila e trascina le più diverse tradizioni culturali. L’opera propone solidi argomenti per riflettere sulla centralità degli studi classici nella formazione della cultura moderna e spiega come essi rivelino qualcosa di nuovo non solo sul mondo antico, ma anche sul nostro. Il volume, arricchito in questa edizione da una nuova parte sulla tradizione classica, si conclude con una sezione, non priva di spunti polemici, dedicata all’attuale statuto scolastico della cultura classica e riporta in Appendice uno scritto latino del giovane Marx sul principato di Augusto.

Umberto Eco (a cura di) – Il Medioevo. Barbari Cristiani Musulmani

Il Medioevo - Barbari Cristiani Musulmani

Dal 476 all’anno Mille: dopo la caduta dell’Impero Romano assistiamo al tramonto del mondo antico e al lento formarsi di un nuovo amalgama con i popoli barbari, al diffondersi del cristianesimo, alla costruzione del rapporto complesso con l’Islam, tutti elementi attraverso i quali si iniziano ad abbozzare i tratti dell’Europa che verrà. Uno sguardo totalmente nuovo, limpido, vivace e insieme profondo, per leggere vicende ed eventi lontani, ma a noi vicini in molti imprevedibili modi. Umberto Eco, con la collaborazione dei più importanti medievisti delle diverse discipline, vi accompagna in un viaggio coinvolgente e sorprendente attraverso l’arte, la storia, la società, la letteratura, la musica, la filosofia, le scienze di questo periodo così intenso della storia della civiltà europea.

Umberto Eco (a cura di) – Il Medioevo. Castelli, Mercanti, Poeti

Il Medioevo - Castelli Mercanti Poeti

Dal 1200 al 1400, nel periodo che viene definito basso Medioevo, una nuova spinta espansiva, tenuta insieme dall’ideologia delle crociate, porta l’Occidente alla conquista dell’Oriente. Le città si ingrandiscono; l’architettura, l’arte, la letteratura esprimono un intenso desiderio di rinnovamento e apertura. A questo iniziale impulso espansivo segue un periodo di guerre e carestie: la guerra dei Cent’anni, la peste, le rivolte dei contadini represse nel sangue; nonostante questo, ritroviamo qui i semi della rinascita che leggeremo in tutte le sue espressioni nell’Europa del Quattrocento

Glauco Maria Cantarella – Manuale della fine del mondo. Il travaglio dell’Europa medievale

Manuale della fine del mondo

Per usare un’espressione del grande storico Lucien Febvre, possiamo direche è una «gigantesca falsa credenza» quella della paura della fine delmondo in prossimità dell’anno Mille. Ma forse era davvero l’avvento dellafine. Manuale della fine del mondo si propone di parlare di un susseguirsiimpetuoso di accadimenti, e delle visioni che li attraversarono: la lottafra Papato e Impero, i grandi regni, i Comuni in Italia.Un libro che racconta le vicende di cui gli uomini dei secoli XI e XII furonospettatori, attori e vittime. Un mosaico di eventi decisivi, che aprirono lastrada a soluzioni inedite.Glauco Cantarella ci offre un saggio ambizioso e affascinante, per risalirealle lontanissime radici del nostro presente e comprendere la rivoluzionariaportata storica dell’invenzione della «fine dei tempi».È un grande falso storiografico quellodella paura della fine del mondo in prossimitàdell’avvento dell’anno Mille. Maè indubbio che gli uomini di mille annifa hanno dovuto vivere in mezzo allafine del loro mondo: cambiamenti incessantiche hanno tarlato quel mondo,con aggiustamenti continui, che hannoinseguito la stabilizzazione ottenendolasolo in apparenza. E alla fine hanno fattoesplodere il mondo e sono stati all’originedi mutamenti epocali, di lunghissimoperiodo: la lotta fra Impero e Papato,la centralità dell’esperienza monastica,i primi germi dei regni d’Inghilterra edi Spagna, il movimento dei Comuniin Italia. Con l’allargamento progressivodei confini del vecchio spazio europeoe con l’estensione delle aree di conoscenza,ad esempio l’ “invenzione” dellafilosofia. Nel secolo XII sarebbe ormaimolto difficile riconoscere le tracce delmondo di partenza, quello che si proponevacome la forma definitiva del mondo,e in realtà si cercava disperatamentedi regolare perché garantisse la pace.Una crisi continua, popolata di soggettinuovi, per cerniere successive da un passaggioall’altro che ha portato alle originidella modernità.

Marcello Flores – Traditori. Una storia politica e culturale

Traditori

“Patriota è chi sostiene la Repubblica; chiunque la combatte è un traditore” Louis Antoine de Saint-Just “Tradire per un motivo preciso significa già quasi essere fedele” Arthur Schnitzler In ogni epoca il tradimento è stato considerato il crimine peggiore. Questo libro ricostruisce la storia del tradimento “moderno”, quello che s’impone attorno alla metà del Settecento e si diffonde con le rivoluzioni americana e francese, quando si perfeziona una concezione del tradimento politico come rottura del patto che unisce tutti i cittadini alla propria patria. Ma chi è davvero un traditore quando si combatte per l’indipendenza del proprio paese o quando si vuole rovesciare un governo e cambiare radicalmente lo stato? Dalla rivoluzione americana alla Grande Guerra, un’affollata galleria di casi, tratti sia dalla storia europea sia da quella di Stati Uniti, Giappone, Argentina, Messico, sia dalla storia della colonizzazione in Cina, Sudafrica, India.

S.H. Steinberg – Cinque secoli di stampa

Cinque secoli di stampa

Per circa cinquecento anni la stampa è stata il pricipale e quasi unico mezzo di diffusione delle idee e anche oggi, nonostante la sfida dei mezzi di comunicazione di massa, essa esercita ancora su tutti gli avvenimenti politici, economici e letterari del nostro tempo un’influenza insostituibile. La storia di questa influenza e delle relazioni tra stampa e civiltà.

Consiglio a cura di Flextime

Gabriella Cotta – La nascita dell’individualismo politico. Lutero e la politica della modernità

La nascita dell'individualismo moderno. Lutero e la politica della modernità

Il saggio identifica nel pensiero di Lutero uno dei passaggi fondamentali di quella radicale trasformazione filosofica, religiosa, politica, giuridica ed etica, che segna l’aprirsi dell’età moderna. Se la visione politica di Machiavelli consegna un’immagine della natura umana ancora ambivalente, in Lutero i presupposti antropologici si radicalizzano in un pessimismo destinato a creare importanti conseguenze in campo politico, sociale, etico. L’antropologia luterana pone al centro l’intrinseca malvagità degli uomini, e dunque la loro inevitabile conflittualità, secondo una visione di cui Hobbes trarrà le conseguenze filosofiche e politiche.